Frena, Andrea Marinelli, presidente della commissione cultura, sul progetto di recupero della scuola B. Gigli sulla quale punta molto, invece, il sindaco Fiordomo che su questo progetto ha coinvolto la Fondazione Ircer e altre tre imprese private. Si amplia così la schiera di chi, anche all’interno del Pd, non è proprio convinto della bontà dell’iniziativa che comporterebbe uno sforzo finanziario di circa 4 milioni di euro, cifra, a detta di molti, sottostimata. Marinelli non nasconde la sua preoccupazione per quel progetto alla base, molto probabilmente, anche delle dimissioni dell’ex cda della Fondazione. “Io parto sugli Ircer dalla preoccupazione per il futuro dell’Ente che deve essere coraggioso ma non accelerato.” Poi aggiunge: “per quanto riguarda il progetto della scuola io da sempre ho espresso la mia piena contrarietà insieme a tanti altri amici e compagni del partito. Credo che sia opportuno che, pur nel rispetto della sua autonomia, ci si incontri al più presto con il nuovo cda degli Ircer per confrontarci sui progetti e gli obiettivi. E’ necessario un dibattito franco e aperto al quale il PD non si sottrarrà, anzi ci sarà la piena collaborazione per dare suggerimenti e pareri.” Marinelli, invece, plaude al coraggio e all’assoluta innovazione del sindaco Fiordomo nella nomina del nuovo cda della Fondazione Ircer. “L’unica condizione che io e il partito avevamo posto era quella di un cda autorevole e ritengo che questo obiettivo sia stato pienamente raggiunto, mi sembra che sia stata messa in campo piena oculatezza e non posso non ritenermi soddisfatto.” Marinelli ricorda che lui stesso, durante la discussione in Consiglio Comunale, fece l’appello affinché il cda fosse di altissimo profilo chiedendo anche al Sindaco la non applicazione del manuale Cencelli per il quale lo stesso primo cittadino aveva ribadito la sua contrarietà. “Lo stesso direttivo recanatese, dice ancora Marinelli, proprio per facilitare il sindaco in questo compito non ha fatto alcun nome e non ha chiesto nessuna rappresentanza. Io, insieme alla maggioranza del direttivo, avevamo chiesto principalmente il rispetto di tre punti: la garanzia dell’autonomia dell’Ente, un cda di alto profilo e ampie riflessioni sui progetti in corso. Nel partito c’era una linea maggioritaria che è quella di pensare in grande per gli Ircer ritenendo necessario, però, prima un adeguamento della struttura e poi iniziare a pensare a progetti legati ai servizi. L’urgenza è un piano economico-finanziario dell’Ente per tutelare il suo patrimonio e ritengo che alcune figure di alto profilo presenti nel cda possano essere una garanzia affinché la struttura cresca pur nella salvaguardia da possibili rischi.”
;