Ecco come cambierà la sanità recanatese, ancora caratterizzata dal segno meno almeno secondo quanto recita l’ultima delibera della giunta Ceriscioli dove non si parla più di Casa della Salute ma di un ancora non ben definito “ospedale di comunità.” Fra le novità di rilievo c’è il ridimensionamento dell’attività del reparto di chirurgia che da week surgery si riduce a day surgery, cioè ad interventi che non prevedono pernottamenti con la conseguente chiusura del reparto alle 20 di sera. Un’ulteriore bella batosta per il Santa Lucia che sino al 31 dicembre scorso vantava, nel solo anno 2015, al suo attivo più di 3000 sedute operatorie oltre a più di 1000 procedure della terapia del dolore. L’altra novità è l’introduzione per la prima volta dei ricoveri per le cure intermedie, cioè di pazienti che si trovano in quello stato intermedio, come la parola stessa indica, fra la lungodegenza, già presente all’interno del reparto di medicina, e gli acuti che trovano invece collocazione negli ospedali più attrezzati come Civitanova, Macerata o Torrette. In tutto i posti letti previsti sono 40 che possono quindi essere occupati indifferentemente dai lungodegenti e da quelli bisognosi di cure intermedie. “Sono gli stessi posti letto, ci dice il consigliere regionale Luca Marconi, che sono attualmente in dotazione all’ospedale Sana Lucia: 25 di lungodegenza, 5 per acuti e 10 di chirurgia. Più ci saranno i 40 posti letto della Rsa quando quest’ultima, attualmente operante nei locali del complesso degli Ircer in via XX Settembre, sarà trasferita all’interno del Santa Lucia. La novità assoluta, aggiunge il consigliere, è la possibilità dell’immissione diretta, cioè i pazienti potranno essere direttamente ricoverati senza passare più attraverso il pronto soccorso di Civitanova o Macerata. Naturalmente il ricovero è nei confronti di chi avrà bisogno di cure intermedie e non nei confronti degli acuti.” Non è chiaro, però, chi potrà decidere il ricovero, se, oltre il medico del Punto di Primo Intervento e quello della guardia medica notturna, anche il medico di medicina generale che svolge attività ambulatoriale all’interno della struttura ospedaliera come era nel disegno della vecchia casa della salute. Con l’ospedale di comunità il Punto di Primo Intervento opererà nelle sole ore diurne, dalle 8 alle 20, mentre il mezzo di soccorso avanzato, ambulanza con il medico a bordo, opererà nell’arco delle 24 ore. Luca Marconi vede nella delibera regionale l’attuazione della presenza sul territorio dei servizi di generalità utili alla maggior parte della popolazione mentre gli interventi specialistici sono trattati dagli ospedali meglio equipaggiati in fatto di strumentazione e personale.
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