Bertini contesta la spesa che il Comune dovrà affrontare per l’accoglienza degli immigrati

Insoddisfacente la risposta dell’amministrazione alla mia interrogazione sulla partecipazione del Comune di Recanati al bando ministeriale per  l’organizzazione e la gestione di servizi di accoglienza, integrazione e tutela dei richiedenti asilo e rifugiati.
Ho chiesto di conoscere se e come sia stata valutata la partecipazione pari al 5% del costo del progetto da parte del Comune, partecipazione che non consisterebbe in somme da erogare ma in servizi che l’ente si impegna a prestare e che, come risulta anche dalla nota dell’assessore Paoltroni, si sostanziano  nel prestare il proprio personale amministrativo (per i necessari atti e le pratiche burocratiche per la gestione del progetto), nell’operato dell’assistente sociale (per i percorsi di inclusione sociale, di orientamento e accesso ai servizi del territorio e per i tirocini

formativi)  e mettendo a disposizione i locali comunali (es. aula magna, biblioteca o altro per ospitare corsi finalizzati alla mediazione linguistico-culturale). Se la risposta alla mia interrogazione avrà il contenuto della nota dell’assessore e cioè che nessun onere è a carico del comune allora la risposta è del tutto insoddisfacente.
Infatti, come si può  affermare che nessun onere vi sia per il Comune di Recanati? Che cosa sono le prestazioni lavorative dell’assistente sociale, quelle del personale amministrativo e l’offerta di spazi pubblici? Non sono costi? Ma soprattutto, come si concilieranno tali attività  con l’attività che giornalmente  viene prestata ai cittadini che si rivolgono agli uffici comunali per ottenere sostegno, assistenza, aiuto? Siamo sicuri che non saranno sfavoriti? Che la partecipazione al progetto non avrà ricadute negative sul funzionamento dei servizi, già penalizzati per la carenza di fondi e di personale?

Mi sono presa la briga di controllare sul Documento Unico di Programmazione quali siano le risorse destinate alla missione n. 12 programma 4 relativo ai servizi, interventi ed aiuti alle persone svantaggiate tra le quali gli immigrati (espressamente citati a pag. 299 del Documento).

Sono previste spese correnti per soli €. 41.986,00. Ebbene, il 5% del costo del progetto il cui ammontare annuo è pari ad €. 277.400,00 annui (come risulta dall’avviso pubblico) e che è a carico del Comune di Recanati equivale a €. 13.870,00 che corrisponde  al 33% di tutta la spesa prevista.

A meno che non si faccia fronte con altre risorse (altri programmi, altro personale, ecc.) una buona parte sarà destinata al progetto e sottratta per forza di cose ai bisogni dei ns. cittadini.

Nella giornata di oggi, Giornata Mondiale del migrante e del rifugiato, non voglio fare  polemica ma voglio chiarire alcune questioni. Condivido la politica della solidarietà e dell’accoglienza ma non condivido che gli oneri siano a carico dei comuni. Ancora una volta il governo Renzi si fa propaganda a scapito dei cittadini italiani e mentre paesi dell’unione europea sospendono Schengen (in questi giorni lo ha fatto l’Austria) noi che non abbiamo frontiere da poter chiudere, come quelle delle nostre coste, subiamo le scelte degli altri e non riusciamo ad ottenere che tutta l’Europa si faccia carico dell’emergenza.

La chiusura delle frontiere da parte di stati che confinano con paesi aderenti all’UE produce solo il risultato di danneggiarci: la sospensione del Trattato di Schengen  da parte di questi paesi impedirà che i migranti e i richiedenti asilo possano circolare in Europa con l’effetto che dovranno rimanere in Italia.

E Renzi afferma che l’Italia non si fa telecomandare!!!!

Quanto al progetto al quale il Comune parteciperà spero di sbagliare e che nessuno dei ns. cittadini sarà lasciato indietro.

Lista Civica “In Comune”

Sabrina Bertini

 

 

 

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