Ex scuola Gigli: il pomo della discordia

L’amministrazione Fiordomo non demorde e ha inserito il recupero della ex scuola Gigli di via Cesare Battisti fra le opere da realizzare nel prossimo triennio per un costo complessivo di 3.900.000 euro con o senza, ha più volte affermato il primo cittadino, il finanziamento di un milione di euro dello Stato erogabile tramite la Regione. Una volontà che ha giocato un ruolo quasi determinate nelle dimissioni del vecchio cda della Fondazione Ircer, partner principale del project finacing presentato nel marzo scorso insieme ad altre tre imprese private, e che ha pesato non poco nella nomina, avvenuta a dicembre, dei nuovi componenti dello stesso cda.

La verità, però, è che più passano i giorni e più quel progetto è tutto da scoprire o, meglio, da valutare nella sua validità. Lo si capisce chiaramente dalle parole espresse da Paolo Tanoni all’indomani della sua nomina nel cda degli Ircer: “Io non ho ancora un’opinione definitiva e il consiglio si esprimerà nel merito se dovesse essere di nuovo affrontato l’argomento.” Il sindaco, però, ha fretta tanto da aver sollecitato il nuovo cda a pronunciarsi in tempi molto veloci  perché urge presentare di nuovo in regione tutto il malloppo con la relativa richiesta di finanziamento come è stato fatto nel marzo del 2014.

Ma i tempi ristretti del sindaco non coincidono con quelli della Fondazione che, prima di prendere una decisione, vuole sottoporre il project ai raggi x o, meglio, vuol farlo attentamente esaminare da esperti prima di fare un passo così impegnativo. Tanoni non boccia l’idea ma avanza dubbi che la strada del project financig per il recupero della scuola ex Gigli   sia quella migliore optando semmai attraverso un’altra forma contrattuale che possa consentire “agli Ircer di avere un ritorno e al Comune di adempiere alle sue esigenze senza che nessuno corra rischi o ci siano forzature giuridiche di alcun genere.”

Fabio Corvatta, che come sindaco nel 2009 chiuse per ragioni di sicurezza quella scuola, boccia invece il project financing della Gigli.  “Non voglio entrare in polemica, dice, ma abbiamo una relazione dei Vigili del Fuoco che dice che quella scuola di fronte ad un terremoto superiore ai 6° gradi Mercalli si schianta. Da quello che ho sentito dire, aggiunge Corvatta, anche alcuni autorevoli componenti del cda non lo condividono pienamente perché troppo pieno di rischi per cui io ritengo che, partendo da questa nuova realtà amministrativa, si può iniziare ad intravvedere elementi di chiarezza e di trasparenza che oggi è sempre più necessaria per chi amministra il denaro pubblico.”

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