E' morto oggi all'età di 84 anni nel reparto di cardiochirurgia del Policlinico di Roma il regista Ettore Scola a cui la città di recanati nel 2006 aveva assegnato il premio "per un cinema di poesia". Il grande regista con i suoi capolavori, da "C'eravamo tanti amati" a "Una giornata particolare" a "La terrazza", ha raccontato l'Italia
Per ricordarlo riportiamo quanto scriveva nel 2006 Donatella donati sul sito leopardi.it
Una mattinata particolare per Ettore Scola e sua moglie sul colle dell’Infinito a ripercorrere il cammino che il giovane Giacomo faceva quando, uscendo dal giardino del palazzo, si inoltrava nell’orto del convento di Santo Stefano, chiuso da Napoleone e dal quale le suore clarisse erano state cacciate. Era quella la “rimota campagna” delle sue passeggiate solitarie; fu lì, sulla sommità del monte Tabor, che l’ultimo orizzonte, immaginato dietro la siepe, gli ispirò i versi del linguaggio universale sull’eterno e l’infinito.
Scola, nobile e severa figura di artista riflessivo, ha seguito con interesse il percorso e il resoconto su uno dei luoghi più belli e interessanti del mondo per la fusione di poesia e ambiente naturale, di voci del passato e attività del presente. “Ha mai pensato a un film su Leopardi?”, gli è stato chiesto. Ha risposto che molti registi ci pensano ma la complessità del personaggio è tale che rende difficile la realizzazione. E ha citato Dante come altro grandissimo italiano che ancora non è stato protagonista di film. Al silenzio attento e partecipe di Scola ha dato voce la simpatica e distinta moglie, cinquant’anni di matrimonio trascorsi insieme. Ci auguriamo che arrivi il tempo per un film su Leopardi, con un grande regista come Scola, o Pupi Avati che due anni fa ci disse che stava pensando a una storia su Leopardi giovanissimo, e immaginiamo che avrebbe fatto indossare a Marcoré i panni del protagonista.
Premio Città di Recanati per un cinema di poesia”, cerimonia di consegna al Teatro Persiani
“Per la fine sensibilità che caratterizza la produzione cinematografica, attenta a cogliere gli aspetti più significativi della società nella realtà contemporanea, creando attraverso le immagini momenti di vera poesia”: con questa motivazione il sindaco Fabio Corvatta ha consegnato al regista Ettore Scola il “Premio Città di Recanati per un cinema di Poesia”. Si è chiuso domenica sera il sipario sulla seconda edizione del premio, dopo due giorni che hanno avuto per protagonista il grande maestro. Il regista è stato ospite della città sabato e domenica, ha inaugurato la mostra “Il lato buffo dell’esistente” che resterà aperta nell’Atrio del Palazzo comunale fino al prossimo 26 febbraio, ha visitato i musei cittadini e Casa Leopardi, e ha dato vita al Teatro Persiani ad un duetto di domande e risposte con il giornalista Vincenzo Mollica, rivelando aspetti interessanti e poco conosciuti della sua arte e del cinema italiano in generale.
La nuova edizione del Premio, presieduto dal regista Pupi Avati e organizzato dal Comune tramite l’assessorato alla Cultura, in collaborazione con il Centro mondiale della Poesia, il Comune e il circolo culturale “Leopardi” di San Donato Milanese, e che vanta i patrocini di Regione, Provincia, Rai radio televisione italiana, Rai cinema e Mediateca delle Marche, ha confermato l’interesse e l’attenzione del pubblico e della critica. In un teatro gremito, il sindaco Corvatta ha ringraziato il regista per la collaborazione al progetto culturale portato avanti dalla Città della Poesia, tramite l’assessore on. Franco Foschi, e ha annunciato la decisione del Centro mondiale di nominare come membri d’onore del consiglio di amministrazione i registi Pupi Avati, Ettore Scola e il giornalista Vincenzo Mollica.
Nella mattinata di lunedi il regista si è recato con la moglie a visitare i luoghi leopardiani fra cui il Centro Nazionale di Studi Leopardiani e il centro Mondiale della Poesia accompagnati da Donatella Donati
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