Vanni Leopardi lancia l’appello per salvare il passero solitario

Che fine ha fatto in città il passero solitario di leopardiana memoria o, meglio, la “passera muraiola”o con un linguaggio più scientifico “monticola solitarius”? A lanciare l’allarme della sua quasi completa scomparsa è lo stesso conte Vani Leopardi, ambientalista da sempre e acuto osservatore della campagna recanatese. “A Recanati ce n’è ancora qualche coppia, precisa Leopardi: io quest’anno ne ho vista una ma sino a qualche anno fa ce ne erano 5: due che avevano nidificato verso Santo Stefano, due a Montemorello e una proprio sopra i tetti di casa mia. Un tempo ce ne erano 3 coppie anche sulle mura della chiesa di Montemorello e una a Sant’Agostino, sulla torre dell’Acquedotto. Questo simbolo della poetica leopardiana ma della città intera  è scomparso non solo perché sono arrivati i piccioni, che li infastidiscono e mangiano le loro uova, ma anche perché quando siamo andati a fare i restauri dei palazzi antichi abbiamo chiuso tutti i buchi dove andavano a fare il loro nido.” Vanni Leopardi ha lanciato la sua proposta l’altra sera all’incontro dei residenti del centro storico con l’Amministrazione sull’imminente avvio dei lavori del selciato di via Roma,via Antici e via Leopardi. Il passero solitario è facile avvistarlo sui campanili, sui bastioni e sui comignoli delle case. Vive sempre per conto proprio ed evita gli altri uccelli in qualunque circostanza e da qui il sopranome di “solitario”.   “E’ come un merlo, lo descrive Leopardi, ma molto più sottile, canta piano ma da lontano si sente molto bene.” Il primo passo da fare per l’erede della famiglia Leopardi, che già ha raccolto molte informazioni in merito, è fare un censimento delle coppie ancora presenti in città. “Potremo coinvolgere i bambini e farli osservare le mura cittadine per individuare il volatile e capire dove ha nidificato. A quel punto esiste in commercio un nido di cemento piccolino, adatto anche a loro, che si attacca al muro e serve a facilitare la deposizione delle uova, al sicuro anche dai piccioni, visto che non hanno più i buchi nelle mura cittadine. Non è un’operazione difficile il loro ripopolamento, basta mettere questa casettine adatte. In due anni possiamo avere di nuovo un numero consistente del “passero solitario” a Recanati. Bisogna partire questa primavera confrontandosi con la Lipu o qualche ornitologo.” Per il conte Leopardi l’immagine della città è legata alla presenza di questo piccolo volatile, “è una nostra caratteristica, dice, che và assolutamente recuperata coinvolgendo in special modo i bambini. Possiamo anche pensare ad una bella festa quando questi uccelli saranno ritornati a popolare la città.”

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