E’ ormai la macchietta della città con le sue stranezze e fin troppo esuberanti manifestazioni, mal sopportato per il suo modo di fare, ma ammirato per il suo estro artistico. S.S., un 47enne recanatese, è stato tradotto venerdì scorso all'ospedale giudiziario di Montegrimano Terme, in provincia di Pesaro su disposizione del gip che lo ha condannato a due anni di rieducazione e cura. Durante questo periodo sarà sottoposto a verifiche periodiche e, se necessario, il provvedimento sarà prolungato.
La goccia, che ha fatto traboccare il vaso, è stata l’ennesima lite in famiglia nell’agosto 2015 dove l’uomo, in preda ai fumi dell’alcool, ha dato in escandescenza buttando tutto all’aria e maltrattando l’anziano padre di 80 anni con cui convive. Il genitore, stanco di subire una situazione divenuta davvero pesante, spinto dalla speranza di poterlo costringere, attraverso la legge, a curarsi lo ha denunciato ai Carabinieri e da qui è scattato il recente provvedimento del giudice.
Già altre volte era stato ricoverato in diverse cliniche da cui, però, passati i giorni di degenza obbligatoria, si è allontanato per far ritorno nella sua città natale dove ben presto riprendeva l’abitudine di scorrazzare in lungo e largo con in mano una bottiglia di vino e nell’altra i suoi amati pennelli. Era solito, infatti, sedersi lungo le vie del centro storico e dipingere scorci della città o nature morte molte apprezzate dai cittadini e turisti che le acquistavano magari per un pacchetto di sigarette. Alcuni negozianti, trovando queste sue opere geniali, le hanno pure esposte sulle loro vetrine. Nei mesi scorsi era girato anche un video di lui che faceva il bagno nella fontana dei giardini pubblici o se ne andava a passeggio indossando e con su le spalle un mantello nero.
;