Che fine ha fatto la nuova scuola materna di Fonti San Lorenzo?

Che fine ha fatto l’accordo procedimentale sottoscritto nell'ottobre 2010 con l’Impresa Edile Lorenzini Armando e Francesco & C. con il quale, fra le altre cose, si sarebbe dovuta realizzare una moderna scuola materna a Fonti San Lorenzo con tanto di nuova viabilità, che avrebbe dato una luce e veste diversa all’intero quartiere?

A riportare alla memoria la vicenda è l’ex vice sindaco del Comune di Recanati Roberto Bartomeoli, esponente della lista civica “in Comune”, che ricorda come allora i consiglieri si fossero “trovati in consiglio, dalla sera alla mattina, questa proposta che doveva risolvere oltre 30 anni di contenziosi.”

A suo tempo, infatti, con il riconoscimento dei propri debiti nei confronti della ditta (saldati attraverso il trasferimento all’impresa della proprietà del Piazzale Jan Palach e la valorizzazione di aree di proprietà, in particolare in Contrada Castelnuovo per ampliare la Country House) l'Amministrazione Comunale sarebbe riuscita a portare a casa la proprietà della porzione di terreno sottostante lo Stadio Nicola Tubaldi, necessaria per l’antistadio, la costruzione della nuova Isola Ecologica nella zona industriale Squartabue di Villa Musone, la proprietà della Materna “Mariele Ventre” di Via Vinciguerra ma soprattutto, la realizzazione di una nuova scuola materna nella zona limitrofa alla sede attuale in modo da poter disporre di sette sezioni per soddisfare le crescenti esigenze delle famiglie recanatesi del popoloso quartiere. L’operazione avrebbe permesso anche all’Amministrazione di recedere dal contratto di locazione con la Curia per la scuola materna di via Kennedy che comporta per l’Ente uno esborso annuo di più di 30 mila euro.

Purtroppo, però, non è mai iniziato il progetto dell’imprenditore Lorenzini per le difficoltà economiche, stando a quanto riferito da Giacomo Galassi, allora assessore competente, da parte dell’impresa stessa, dovute alla crisi del settore immobiliare, con la promessa di Galassi di riportare in Consiglio Comunale il vecchio accordo.

“La scuola non era una priorità quella volta oppure adesso non c’è più la capacità di farlo, si chiede Bartomeoli? Come siamo messi oggi: non si è mosso niente e il Comune decide di buttare a monte il progetto oppure si è mosso qualcosa a vantaggio del privato o del Comune?” Di fatto l'accordo ha già portato benefici almeno per il Comune: il risparmio sull'affitto della scuola Mariele Ventre pari a circa 20.000 euro l'anno, la completa riqualificazione di via Vinciguerra e la nuova isola ecologica.  

“Anche questa è un’opportunità persa da parte della città, conclude Bartomeoli. La necessità di una nuova scuola c’era tutta per togliere i bambini da strutture che non sono proprio il top e si faceva un passo avanti importante nell’edilizia scolastica che dovrebbe essere sempre una priorità, specie per la città della cultura.”

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