RECANATI 8 marzo 2016. Per la Giornata Internazionale della Donna, il Comune di Recanati, nell’ambito dell’evento INCANTEVOLE – Espressioni d’Oriente, ha ospitato Deborah Riccelli autrice di Nessuno potrà + udire la mia voce, un libro incentrato sul tema del femminicidio. La scrittrice, accompagnata dalla dott.ssa Margherita Carlini responsabile dello sportello antiviolenza di Recanati e autrice della prefazione, è stata accolta nella Sala Consigliare dalle assessore Rita Soccio, Tania Paoltroni, Antonella Mariani e dal Sindaco Francesco Fiordomo che ha rilevato l’importanza dei tre anni dello sportello, grazie anche alle volontarie e all’impegno di tutta l’amministrazione nel portare avanti progetti concreti. Il racconto di Deborah Riccelli si snoda lungo la vicenda sentimentale di Francesca, protagonista di una storia inventata ma ispirata alle numerose storie di femminicidio come quelle di Veronica Abate, la ragazza diciannovenne uccisa dal suo ex fidanzato, un allievo maresciallo della Guardia di Finanza. Deborah rimase impressionata da ciò che disse la sorella di Veronica in un’intervista: Non sarà più Natale nella nostra famiglia, perché mia sorella non c’è più. “Ecco, quella frase mi ha profondamente colpito e ho iniziato a scrivere questa storia, perché ho immaginato la mia famiglia e cosa succederebbe se io, improvvisamente, non tornassi più a casa”. I ricavati del libro, andranno all’associazione V.E.R.I. acronimo di Verità, Emancipazione, Rispetto, Impegno, e diminutivo di Veronica, a sostegno di tutti coloro che sopravvivono con il loro dolore e devono affrontare lo strazio dei processi in cui le vittime molto spesso si trasformano in imputati. Deborah da molto tempo ha scelto di dedicarsi ai familiari delle vittime di violenza, fondando l’associazione Oltreilsilenzio onlus, che a Genova agisce con i suoi volontari fornendo attività di ascolto e consulenza gratuita.
In questa giornata, oltre alle vittime di femminicidio, si è sentita la necessità di ricordare chi ha lottato per i propri diritti e per la libertà di essere donna, attraverso l’intervento del Prof. Paolo Coppari, basato sulla storia poco conosciuta della Società Operaia di Mutuo Soccorso Femminile. Storia di “straordinaria ordinarietà”, così le ha chiamate il professore, le cui tracce sono state ritrovate grazie allo statuto messo a disposizione dal sig. Franco Dionisi, socio storico della SOMS, e dal presidente avv. Piergiorgio Moretti. La SOMS femminile di Recanati fu una delle prime sorte nelle Marche. Nata nel 1878 restò operativa fino al 1961, quando si unì con quella maschile per sentimento di umana fratellanza. Anticipatrice del welfare, era rivolta a tutte le operaie per garantire loro una protezione e prevalentemente legata alla protezione delle numerose filandaie. Sofferenza, disagio, orari massacranti con 12 ore al giorno di lavoro svolto in condizioni inadeguate e quanto mai problematiche, saranno i motivi che porteranno le filandaie ad inaugurare la stagione degli scioperi nelle Marche tra la fine dell’800 e inizio del 900. Le prime a scontrarsi con la terribile società Carfagna di Tolentino, saranno le filandaie di Jesi seguite da quelle di Osimo e dalle setaiole di Recanati. Lo sciopero recanatese durò dal 6 all’11 agosto del 1901. Una lotta circoscritta, purtroppo fiaccata dal crumiraggio di alcune operaie che si sostituirono alle scioperanti. Queste risponderanno con l’accorato appello scritto su un manifesto conservato nell’archivio della SOMS, “sorelle di lavoro non occupate i posti lasciti vuoti da noi”.
Un gradito contributo è arrivato dall’avv. Carnevali e anche dall’ANPI con il sig. Giacomo Ziti che ha invitato a considerare l’importanza del ruolo delle donne durante la guerra, auspicandone una maggiore divulgazione nelle scuole.
In aiuto all’attività dello sportello antiviolenza, l’associazione culturale Infinito Spazio – ISgallery e laWùXing Traditional Kung Fu school di Recanati, organizzatori dell’evento, hanno indetto una raccolta fondi presso l’Atrio Comunale dove è in corso la mostra fotografica Visioni ZENitali, con le opere degli artisti messe in offerta, fino a domenica 13 marzo.
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