“Cosa mi auguro dopo aver subito tre furti nel giro di venti giorni? Beh, che quello che c’è scritto a caratteri cubitali sui pacchetti di sigarette, che si sono portati via, sia effettivamente vero.” Trova ancora lo spirito per una battuta, Alderano Prosperi, il titolare del distributore di benzina, con annesso punto di ristoro e tabaccheria, che si trova a fianco del Palazzo Bello a Recanati dopo che in questo mese per ben tre volte i ladri gli hanno fatto visita procurandogli un danno complessivo di circa 4 mila euro.
Una bella batosta da far piegare le ginocchia.
“Mi sa che in questi due anni, fra l’entrata in funzione del nuovo impianto e quello che si sono portati via i ladri io non ho guadagnato un euro, è come se avessi incominciato daccapo. Tenga conto che qui ci lavora tutta la mia famiglia, compreso mio genero. L’attività l’ho eredita da mio padre Emilio e allora eravamo in via Cesare Battisti da cui siamo stati costretti a sgombrare due anni fa. Una volta, però, tutti questi furti nei distributori non c’erano né c’erano tutti questi cavilli per l’assicurazione.”
Perchè i danni subiti dai tre furti non sono coperti dall’assicurazione?
“L’assicurazione copre sino ad un certo punto: le vetrate sono assicurate ma non le porte, bisogna vedere tutte le clausole del contratto con tutti i codicilli e a volte non bastano.
Oltre al danno la beffa?
“Sembra proprio così. C’è da combattere su ogni fronte. Ma quello che mi ha messo molto disagio, confessa, un disagio morale soprattutto è l’ultimo furto. Nonostante ho speso circa 5 mila euro per dei lavori sul retro del bar, da dove per ben due volte i malviventi sono entrati, in modo da rendere loro la via di fuga più difficoltosa, il ladro l’ultima volta è arrivato tranquillo tranquillo a viso scoperto, alle 23 di sera, senza nessun timore né di essere riconosciuto né di essere notato oppure convinto che tanto non gli succederà proprio niente.”
E adesso? La vita va avanti. Come intende difendersi da queste continue incursioni di ladri?
“Per forza, non ci possiamo fermare qui. Non è la soluzione quella di difendersi da solo perché, anche se dormo qui, che faccio? Un ladro può venire anche di giorno, magari con una pistola finta: significa che ha carta bianca quando vuole e come vuole. Se non facciamo prevenzione e pulizia di questa gente, tutto è inutile, ci vogliono leggi certe e una pena sicura.”
Cosa l’ha ferita di più?
“Prima di questo furto ne ho subiti altri due e sono avvenuti tutte di pomeriggio, sempre di domenica, quando ero chiuso. La prima volta che è scattato l’allarme c’erano tre persone a fare benzina e sono andati via velocemente. Non hanno neppure telefonato per avvertire i carabinieri. La verità è che c’è tanto menefreghismo anche da parte nostra. Serve un po’ di responsabilità personale e una maggior senso civico e collaborazione da parte di tutti.”
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