Sono trascorsi 5 anni e 20 giorni da quando la cooperativa sociale agricola “Terra e Vita” ha visto finire sotto l’acqua e il fango, per l’esondazione del fiume Potenza, anni e anni di lavoro e sacrificio per portare avanti l’attività che permette lavoro e integrazione a molti ragazzi disabili. Stesso panico e stessa angoscia sta vivendo in queste ore per la tenuta dei margini del fiume, anche perché il terreno dell’azienda non riesce più ad assorbire l’acqua che, incessante e in maniera ininterrotta, è caduta per tutta la giornata di ieri. “E’ tutto un grande pantano”, dicono ricordando appunto che “5 anni fa tutta l'azienda era completamente finita sotto l'acqua. Non so se riaffrontare una situazione come quella sia umanamente possibile.”. Sin da martedì notte è stato operativo e in stato di allerta in città il C.O.C. (Centro Operativo Comunale), presieduta del Sindaco Fiordomo, con i tecnici comunali, la Polizia Locale e la Protezione Civile che hanno costantemente monitorato la situazione, in particolare il livello dei fiumi e la percorribilità delle strade. Durante la giornata di ieri si è reso necessario chiudere l’Acquara, la comunale Squartabue, e la strada di confine fra Sambucheto e Montecassiano. Anche Fossorivo, sempre in località Sambucheto, è rimasta chiusa per il pericolo di un eventuale allagamento della sede stradale. Sbarrati anche i cancelli del Parco di Villa Colloredo Mels, del Colle dell’Infinito, per i quali saranno necessari piccoli interventi di ripristino e verifiche delle scarpate prima della riapertura che è prevista non prima di sabato. Chiuso anche il Civico Cimitero. Grossi i disagi per la viabilità anche se questa è stata sempre abbastanza sotto controllo. In località San Firmano sono dovuti intervenire i Vigili del Fuoco per soccorrere un automobilista che è rimasto impantanato in mezzo alla strada e non riusciva più ad andare avanti. Con ogni probabilità nei prossimi giorni le strade bianche, a causa del fango, saranno percorribili a fatica poiché gli interventi saranno possibili soltanto successivamente. In Comune rimane aperto, sino alla fine dell’emergenza il tavolo operativo per monitorare di continuo la situazione.
;