Leggo dell’iniziativa dell’ITIS E.Mattei di Recanati per celebrare il 29 p.v. i 50 anni dell’autonomia didattica ed amministrativa dell’Istituto intitolata “ L’Itis e Franco Foschi “.
Per motivare questa dedica viene tracciata una biografia di Franco Foschi come professionista, Amministratore pubblico, uomo politico ed uomo di studio, che mi induce a concorrere a dare giusto significato ad un particolare episodio della vita politica di Franco Foschi, che della stessa ha segnato un momento di primaria rilevanza, ed alle implicazioni del quale fa cenno la biografia surriferita a proposito dei tentativi per salvare dalla persecuzione cittadini argentini, emigranti o figli di emigranti italiani, vittime della dittatura di quel Paese.
Non posso evitare però, in primis, di precisare che io con Franco Foschi non ho avuto nessun rapporto se non quello di una normale amicizia tra quasi coetanei, e che, quindi, solo un mio sacro rispetto della verità che libera tutti da ogni pregiudizio, che come tale è ingiusto, mi spinge a questa messa a fuoco.
Nell’ultima parte degli anni 70 del secolo scorso l’Argentina era governata dall’ennesima feroce dittatura militare che reprimeva con brutalità assoluta ogni forma di dissenso e, per motivi mai ben chiariti, riusciva ad esercitarvi forte influenza la nostra P2 di matrice massonica.
Franco Foschi, delegato all’immigrazione nel Governo Forlani, trascurando di ponderare a fondo ogni implicazione che avrebbe suggerito grande prudenza, aderì alla P2 per avere un valido supporto per i suoi tentativi di salvare dall’eliminazione fisica i perseguitati politici argentini, e molto male gliene incolse nella nostra realtà politica.
Questa era la versione che circolava nei vertici sindacali nazionali dell’epoca che avevo la possibilità di frequentare per i mie incarichi nel settore e che non mi pare fuori luogo evidenziare, anche perché sia evitato di fare di ogni erba un fascio, mettendo sullo stesso piano chi ha aderito alla P2 per tornaconto personale e chi ha avuto intenti diversi, come Franco Foschi.
Gianni Bonfili.
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