Un primo maggio ricco di iniziative quello che i recanatesi si preparano quest’anno a vivere. La Festa del lavoro e dei lavoratori a Recanati verrà associata al ricordo della Lega delle Filandaie Recanatesi e lo sciopero del 1901. Le filandaie di Recanati, che lavoravano nell’opificio di proprietà Carfagna, presso l’ex convento di San Francesco nel Rione Mercato, inaugurarono, insieme alle setaiole di Jesi ed Osimo, la stagione degli scioperi nelle Marche tra la fine dell’Ottocento ed i primi anni del Novecento. Le filandaie di Recanati, costituitesi in Comitato di Agitazione, entrano in sciopero contro la proprietà Carfagna il 6 agosto del 1901, per protestare contro le durissime condizioni e turni di lavoro a cui erano sottoposte. Anche se lo sciopero durò solo pochi giorni ed ottenere parziali risultati, va ricordato che esso fu la prima azione di protesta della classe lavoratrice a Recanati; non solo, ma ad appena un mese dalla mobilitazione, nacque per la prima volta nella nostra città una lega (come si chiamavano a quel tempo le prime forme di associazioni sindacali): di resistenza delle filandaie, la prima in provincia di Macerata. Questo particolare momento storico e di lotta sarà rivissuto in Piazza Leopardi nel corso della tradizionale cerimonia del Primo maggio. Poco distante nella zona Ex Eko dove una volta c’era questa fabbrica molto grande e dove oggi ci sono diversi laboratori artigianali, si svolgerà una messa particolare. Sarà celebrata da Don Rino RamaccionI, parroco di Cristo Redentore, all’interno del frantoio Fuselli, solo in caso di cattivo tempo, la messa si farà all’aperto. Nel corso della funzione religiosa interverrà il siriano Amer, fratello di Asmae Dachan, che è presidente dell’associazione “Amici della Siria”, per testimoniare quello che succede in quel paese. Don Rino ha chiesto anche ad una famiglia di italiani, “che è senza lavoro da oltre un anno e mezzo e sono andati tutti e due in depressione, di scrivermi una loro testimonianza che poi io leggerò sull’altare ma non so se lo faranno. Non mancherà, nella prima domenica di maggio, l’appuntamento con il mercatino dell’antiquariato. Un’occasione imperdibile, afferma l’assessore al commercio Roberta Pennacchioni, per incontrare diversi espositori provenienti dalle varie regioni italiane che offrono un panorama completo di mobili, oggettistica, argenti, porcellane, quadri, stampe, libri, francobolli, rigatteria mobili antichi e oggettistica di antiquariato, oltre ad una ricca presenza di Vintage. In occasione della festività del primo Maggio sarà visitabile anche la mostra “Arti e Mestieri per via” nel cortile di Palazzo Venieri, nel cuore di Recanati, una rassegna di antiche stampe di mestieri italiani dal Cinquecento all’Ottocento della collezione Gianni Brandozzi.
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