KOINONIA E CANILE MUNICIPALE

In merito al comunicato stampa della cooperativa sociale Koinonia relativo alla conduzione del canile e, in modo particolare, al bando emanato da questa Amministrazione per la selezione di un’associazione animalista e/o ambientalista per la gestione del servizio, ritengo utile precisare quanto segue:
Punto primo: la tariffa concernente le spese che devono sostenere i Comuni per il mantenimento quotidiano dei cani catturati è stabilita non dall’Amministrazione comunale ma direttamente dalla Giunta Regionale che, con un proprio atto del 2002 mai aggiornato, ha deliberato i seguenti limiti: minimo euro 2,07 e massimo 2,50 per ogni singolo animale ospitato in strutture la cui capacità ricettiva sia compresa fra 101 e 400 unità. La Regione ha stabilito, altresì, la riduzione di tali tariffe del 50% qualora la gestione sia affidata ad associazioni con finalità di protezione degli animali o ad organizzazioni senza scopo di lucro iscritte all’albo regionale. Su queste tariffe l’Amministrazione non ha possibilità di trattare importi diversi. Per venire incontro, comunque, alle evidenti necessità della cooperativa Koinonia e nell’ottica del benessere degli animali ospitati, alla tariffa giornaliera stabilita nel limite massimo di 1,25 a cane da sempre sono state escluse spese consistenti come quelle sanitarie (farmaci e prestazioni veterinarie), le utenze, il funzionamento del depuratore, l’acquisto di mangimi ipoallergici e tutta la manutenzione ordinaria e straordinaria della struttura. Per fare un esempio: nel 2008 complessivamente per la gestione del canile si è speso euro 69.136,35 pari a euro 2.42 al giorno per ogni singolo cane ospitato, quasi il doppio della tariffa regionale. Di questa somma a favore della Koinonia, quale rimborso delle spese da loro sostenute, si è liquidata la somma di euro 39.095,60 mentre euro 30.040,66 sono state spese direttamente dal Comune per tutte le altre voci. Il bando pubblicato in questi giorni prevede una base d’asta di euro 2,50 al giorno per ogni singolo cane: cifra sulla quale si richiede un ribasso d’asta e che comprende, a differenza del passato, tutto quello che riguarda la gestione complessiva del canile oltre ad un investimento economico importante in conto capitale per il miglioramento e l’ampliamento della struttura. Non è che abbiamo regalato nulla a chi andrà a gestire il canile!
Punto secondo: il bando pubblicato è aperto alle sole associazioni animaliste e/o ambientaliste iscritte nell’apposito albo regionale non per una volontà discriminatoria e punitiva nei confronti della cooperativa Koinonia ma perchè così impone la recente ordinanza ministeriale del 16 luglio 2009 che prevede espressamente l’obbligo per i Comuni di dare priorità a strutture gestite da associazioni riconosciute in conformità alla vigente normativa regionale, onlus o enti morali aventi come finalità la protezione degli animali. La scelta, quindi, è stata tecnica e non politica e certamente non è stata dettata da alcuna pressione delle associazioni animaliste locali.

L’Assessore alla sanità e servizi sociali Dott. Daniele Massaccesi
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