E’ stata una notte turbolenta quella appena trascosa, iniziata verso le 1:15 circa, quando la Centrale Operativa di Osimo inviava l’autoradio, in servizio perlustrativo per il controllo preventivo del territorio, in via Avellaneda n. 36 di Numana poiché sull’utenza 112 era giunta una telefonata di una donna che, in stato di agitazione, chiedeva aiuto per l’aggressione notturna dell’ex convivente temendo per la propria vita e l’incolumità dei tre figli minorenni di anni 11, 5 e 4, avuti con l’uomo.
Il provvidenziale intervento dei carabinieri della locale Stazione di Numana e del radiomobile della Compagnia di Osimo consentiva di individuare celermente l’abitazione segnalata e di intervenire nel mentre era ancora in atto l’aggressione dell’uomo, alla presenza dei bambini fortemente impauriti.
I militari, precipitatisi all’interno dell’appartamento sito al secondo piano di un palazzo condominiale, sorprendevano in flraganza di reato, bloccando l’uomo e traendolo in arresto per: “Atti persecutori aggravati e Lesioni personali”, identificato per ROMANO Antonio, nato e residente in Ancona, Classe 1976, celibe, nullafacente, pregiudicato, tossicodipendente.
Costui alle 1:15 circa faceva irruzione nell’appartamento dell’ex-convivente, T.S., nata a Loreto, Classe 1976, residente a Numana, nubile, commerciante, incensurata, riuscendo a convincere i figli minorenni ad aprire la porta d’ingresso dell’appartamento e, alla presenza dei bambini, inveiva contro l’ex convivente, ingiuriandola e minacciandola anche di morte, aggredendola e percuotendola più volte sul corpo e alla nuca procurandole lesioni personali lievi. La donna riusciva a divincolarsi e chiudersi in una stanza dove utilizzando un telefonino chiedeva aiuto al 112 dei carabinieri.
Pertanto l’uomo veniva ammanettato e condotto presso la locale Stazione carabinieri, mentre la donna ferita e in stato di agitazione ed i propri bambini fortemente terrorizzati, venivano assistiti e trasportati dall’ambulanza del 118, intervenuta su richiesta dei militari operanti, provvedevano al trasporto presso il pronto soccorso dell’Ospedale di Loreto, dove la fidardense 40enne veniva giudicata guaribile in gg. 3 per le lesioni patite.
Dalle indagini di Polizia Giudiziaria, emergeva che tale vicenda era l’ultimo atto di episodi analoghi perduranti sin dall’anno 2012, come da precedente denuncia verbalizzata dalla donna solo in data 1 luglio u.s. presso la Stazione di Numana, temendo per la propria vita e per quella dei figli.
Dell’avvenuto arresto e di quanto operato dai carabinieri, veniva data comunicazione al Sost.Proc. di turno Dott. Marco PUCILLI, che nel concordare l’arresto e ritenendo l’uomo persona socialmente pericolosa, disponeva la traduzione e la reclusione dell’arrestato presso la Casa Circondariale di Ancona-Montacuto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Pertanto, in considerazione del grave evento l’arrestato ROMANO Antonio, veniva condotto nella caserma della Compagnia di Osimo, sottoposto al fotosegnalamento e rilievi dattiloscopici, nonché agli ulteriori adempimenti di rito legali e successivamente trasferito nel carcere di Montacuto.
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