in libreria dal 30 giugno
L'età bianca
di Alessandro Moscè
L'adolescenza, le passioni, i riscatti personali.
Uno spaccato della malinconica provincia italiana delle piccole cose.
IL LIBRO
Dopo trent’anni Alessandro incontra Elena, il suo amore giovanile che lo rifiutò, e stavolta instaura con lei una complicità sentimentale che prende il sopravvento nel mondo di entrambi, chiuso nelle abitudini della provincia italiana. Elena lo accompagna nell’ospedale dove da bambino ha rischiato di morire, come fosse una resa dei conti con il destino. Davanti all’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, dove Alessandro bambino è uscito miracolosamente vivo, tornano la passione per le partite della domenica “in bianco e nero” e l’idolo dell’infanzia Giorgio Chinaglia, centravanti della Lazio nel frattempo deceduto, e la consapevolezza dolceamara che prima o poi bisogna dare un taglio netto alle proprie malinconie, per aprire un capitolo nuovo dell’esistenza. Se ne Il talento della malattia, l'autore raccontava la guarigione da un terribile sarcoma di Ewing, avvenuta negli anni Ottanta, anche grazie all’amore per il calcio, qui subentrano la seduzione dell’adolescenza e suoi tormenti, la reticenza nel donarsi, il timore di mettersi a nudo, la passione per la scrittura e la conoscenza di grandi poeti contemporanei come Mario Luzi, nella memorabile cena in un ristorante di Senigallia.
Un libro autobiografico che percorre l'Italia degli anni Ottanta e Novanta, in cui è possibile riconoscersi.
L'AUTORE
Alessandro Moscè (Ancona, 1969) vive a Fabriano. Ha pubblicato l’antologia di poeti italiani contemporanei Lirici e visionari (2003); l’antologia di poeti italiani del secondo Novecento, tradotta negli Stati Uniti, The new italian poetry (2006); le raccolte poetiche L’odore dei vicoli (2004), Stanze all’aperto (2008) e Hotel della notte (2013). Ha pubblicato inoltre i saggi critici Luoghi del Novecento (2004), Tra due secoli (2007) e il saggio narrativo Il viaggiatore residente (2009). Il romanzoIl talento della malattia, pubblicato da Avagliano editore nel 2012, è giunto alla terza edizione. Le sue poesie sono tradotte in Romania, Spagna, Venezuela e Messico. Si occupa di critica letteraria su vari giornali. Dirige il Premio Nazionale di Narrativa e Poesia Città di Fabriano.
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