FIORDOMO E LA MORTE DELL’OSPEDALE

FIORDOMO  E  LA  MORTE  DELL’OSPEDALE

Sulla  vicenda  del  nostro   ospedale,il  cui  smantellamento  logicamente rammarica  molto  anche  me,non  ho  espresso  nei  giorni  scorsi  considerazioni  per  difendere  il  Sindaco,come  tanti  hanno    pensato,ma  per  sgombrare  il  campo  da  giudizi  superficiali  e  per  me  allarmanti  perché  tradiscono  scarsa  consapevolezza  della  situazione  economica  nella  quale  oggi  si  trova   l’Italia.

Dal  dopoguerra  in  poi  il  Paese  è  cresciuto  nel  massimo  disordine,senza  uno  straccio  di  programmazione ,né  centrale né  periferica, come  dicono  economisti  di  primo  piano,montagne  di  soldi  distribuiti  a  pioggia,tutti  a  mungere  senza  riguardo,con  il  risultato  che  siamo  uno  Stato  tra  i  più  indebitati  a  livello  mondiale.

E’  molto  verosimile  che,di  fronte  ad  un  nuovo  choc  con  implicazioni  economche,l’Italia  possa  finire   in  fallimento  con  effetti  a  catena  micidiali  :  è  una  tesi  sostenuta   da    molti  economisti.

Il  nostro  bilancio  deve  essere  risanato,sono  indispensabili  interventi  in  ogni  settore,con  il  mio  scontato  auspicio  che  dovrebbero  essere  gli  ultimi  quelli  socialmente  rilevanti,   che,invece,diventano  i  primi  perchè  ottengono  effetti   rapidi  e  consistenti,necessari  in  situazioni  d’urgenza,e  che,però,non  possono  essere  esentati.

Quando  si  mette  in  moto  un  meccanismo  di  pubblica  selezione  è  facile  che  entri  in  gioco  il  rapporto  di  forza,che  solo  in  parte  riguarda  le  persone  che  rivestono   qualche  ruolo  pubblico.

Nel  caso  specifico  dell’Ospedale  è  errato  mettere  sullo stesso   piano  Recanati,San  Severino,Loreto  o  altre  realtà.

Il  nostro  territorio  provinciale  è  molto  diversificato  sotto molti  aspetti,con  una  fascia  interna  degradata  ed  accidentata  perché  montuosa  ed  una  costiera   avanzata  e  di  facile  percorribilità.

All’interno,smantellato  S.Severino,resta  Camerino  con  inconvenienti  rilevanti,com’è  facile  intuire.

Più  praticabili  gli  interventi  sulla  fascia  costiera  dove  i  tagli  sarebbero  meno  dolorosi  e  dove,ahi ! , si  deve  pur  registrare  l’anomalia  di  Loreto  che  ha  tutori  che  non  sono  né  un  Sindaco,né  altri  esponenti  politici,con  tutto  il  rispetto  per  i  singoli.

Per  queste  ragioni  non  condivido,se  non  per  aspetti  secondari  come  quello  di  non  aver  presentato  le  cose  in  termini  di  verità,i  tentativi  di  buttare  la  croce  addosso  a  Fiordomo.

Egli  avrebbe  potuto  fare  il  diavolo  a  quattro,occupare  sedi  istituzionali,mettere  in  atto  proteste  alla  Pannella,ma,penso,che  avrebbe  ottenuto  soltanto  qualche  giorno  di  vita  in  più  per  un  condannato  a  morte.

Purtroppo  anche  per  la  cicala  poco  previdente  arriva  l’inverno  ed  i  morsi  della  fame  diventano  lancinanti.

Il  domani  non  può  essere  ignorato  e  la  programmazione  economica,qui  calpestata  più  che  negli  altri  Paesi  europei  da  chiunque,di  ogni  orientamento  politico  con  le  più  disparate  motivazioni,,fatta  una  doverosa  parziale  eccezione  per  il  movimento  sindacale  confederale,peraltro  contestato  nei  fatti  dalle  maggior  parte  delle  categorie,e  so  bene  quanto  affermo, doveva  servire  proprio  a  questo  scopo.

Gianni  Bonfili.

P.S.  Se  si  volesse  interloquire,  cosa  che  non  chiedo, nell’interesse  di  tutti  auspico   che  si  entri  anche  nel  merito  dei  motivi  che  ho  sollevato.

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