Torre Civica: nuova e pulita dentro, vecchia e sporca fuori

Sergio Beccacece, ex assessore, pediatra in pensione e attualmente direttore del corso di storia e personaggi recanatesi all’Università Permanente, punta l’attenzione verso la Torre src=http://www.radioerre.net/notizie/images/articoli/beccacecedel Borgo, inaugurata il 21 giugno scorso alla presenza del Ministro Dario Franceschini  (beni culturali e turismo), dopo  un accurato restauro interno per permettere ai recanatesi e ai turisti di visitarla sino alla sua sommità e di godere, così, del suo bel panorama.

A dire il vero, sottolineando come dopo il taglio del nastro (tolti il due e tre luglio, in concomitanza della festa del giovane favoloso), la torre sia rimasta sempre chiusa e inaccessibile, Beccacece evidenzia che il restauro della torre “è stato fatto per la parte interna con alcune pareti addirittura intonacate mentre non si è posto mano affatto alla parte esterna della torre che è altrettanto importante.”

Cita, ad esempio, il leone rampante src=http://www.radioerre.net/notizie/images/articoli/luoghi/leoneposto sulla facciata che guarda verso Corso Persiani, opera del Sansovino, artista vissuto ai tempi del Lorenzo il Magnifico.  Ebbene “la parte inferiore del leone è tutta macchiata e mi aspettavo, dice Beccacece, che fosse stata ripulita e che passassero del colore nero sulle scritte in latino che si trovano sotto questa bella scultura.”

Sulla facciata della torre, che guarda invece verso la sede della BCC, compare “una lunga striscia bianca. Si tratta di una macchia, che si estende per molti metri sia in lunghezza che in larghezza, formatasi di recente, quindi fresca, che, a suo giudizio, è stata causata da certi liquidi che dopo i lavori di restauro sarebbero stati eliminati all’esterno lasciando dei segni che andrebbero ora rimossi.”

Si passa quindi al lato della torre che guarda verso il Palazzo Comunale. C’è una pietra posta sulla facciata dove compare la scritta “Firmanae amicitiae documentu et pignus." Questa pietra src=http://www.radioerre.net/notizie/images/articoli/luoghi/recanati/torre-targa-Fermo.JPGtestimonia, cioè, l’amicizia di Recanati con la città di Fermo. “In occasione di questo restauro queste lettere potevano essere ripulite ed annerite. Invece niente”.

Infine passiamo al lato che da’ sulla piazza, quello più ricco di scritte e di ricordi come il bassorilievo del recanatese Jacometti, (1580-1655) raffigurante la Traslazione della Santa Casa che, lamenta Beccacece, “poteva anch’esso essere ripulito come le pietre posta sopra l’orologio che presentano delle scritte oggi illeggibili.” Sopra a queste partono due cuspidi, sempre in pietra, sulla cui sommità ci sono due cavità, di cui solo una è occupata da una sfera di pietra. “Erasrc=http://www.radioerre.net/notizie/images/articoli/luoghi/recanati/orologio l’occasione, aggiunge infine Beccacece, del restauro per ripristinare anche la seconda sfera. Forse la fretta ha fatto dimenticare che la torre non è solo rifare una scala per andare sino in cima ma il manufatto va recuperato nella sua interezza.”

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