Il Sindaco Fiordomo ,a fronte dell’inaudito eccidio di Nizza nel giorno che ricorda l’inizio della Rivoluzione Francese,madre della democrazia moderna purtroppo ancora largamente incompiuta perché ferma ai soli aspetti formali, cita il trinomio delle motivazioni alla base di quella rivolta popolare,e viene pesantemente attaccato da anonimi conigli con argomenti che nemmeno Monaldo Leopardi,reazionario di primo piano,ha toccato.
Il Sindaco Fiordomo,nel 47 ° anniversario della scomparsa del concittadino Giacomo Brodolini,Socialista Ministro del Lavoro e padre dello Statuto dei Lavoratori che rompe il potere assoluto nei posti di lavoro dell’imprenditore,nella sua veste ufficiale di Primo Cittadino è presente e solennizza la breve cerimonia commemorativa,e se questo non fosse avvenuto ne sarebbe uscita completamente svuotata la figura di Giacomo Brodolini,e viene pesantemente attaccato.
Sono un vecchio e scafato praticante della politica,come ormai pochi possono ricordare, e capisco tutta l’ansia di scalzare chi detiene provvisoriamente il potere,il ricorso a qualsiasi pretesto per affondi sbrigativamente ritenuti micidiali,ma se si sbaglia clamorosamente l’impostazione critica,come nei casi surriferiti,si ottiene l’effetto opposto a quello che si cerca e questo significherebbe,in fin dei conti, lavorare per il Re di Prussia,al quale non resterebbe che rallegrarsi.
Il taglio della critica deve avere ben altro aspetto se si vuole ottenere il ricambio,indispensabile in una sana democrazia , e deve liberarsi dalla demagogia d’accatto,turlupinatura del prossimo.
Gianni Bonfili.
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