Risiedono nella villa di viale Trieste i quindici rifugiati politici: eritrei, somali, etiopi e sudanesi. In arrivo, il prossimo mese, altri cinque profughi, siriani. Erano alloggiati provvisoriamente a Macerata in un hotel. Arrivano malgrado l’opposizione del sindaco Francesco Acquaroli, che ha lottato sino alla fine per salvaguardare il prestigioso valore dell’immobile. La vicenda era finita in Parlamento, con un’interrogazione parlamentare presentata due settimane fa da Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia. I profughi sono tutti uomini e tutti giovani: il più anziano avrebbe intorno ai 35 anni. Non potranno uscire dallo stabile dalle 23.30 della sera alle 7.30 del mattino, tranne che nel weekend, dove l’orario di rientro è posticipato a mezzanotte e mezza. Presto saranno inpartite lezioni di lingua perché imparino al più presto a parlare italiano.
foto di repertorio
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