Non sono rimasti con il piatto vuoto i circa 50 utenti (si tratta di 14 famiglie in tutto) che sino a ieri usufruivano giornalmente del Convivio, la mensa organizzata dal Comune e dalla Fondazione Ircer grazie anche all’impegno dell’omonima associazione di volontariato guidata da Emilio Romoli che per 30 mesi ogni giorno hanno servito loro un pasto.
“Già dal primo settembre, fa presente Tania Paoltroni, assessore ai servizi sociali al Comune, hanno avuto la possibilità di recarsi nella sede della Croce Gialla dove i volontari hanno allestito un piccolo spazio pieno zeppo di pacchi alimentari. Grazie a questa associazione di volontariato, che ha prontamente aderito all’appello dell’Amministrazione quando abbiamo deciso di rivedere l’organizzazione del Convivio, siamo riusciti ugualmente a garantire loro un aiuto.
Nei prossimi giorni pubblicheremo un bando per pubblicizzare il servizio e allargare così la platea di chi ha bisogno. Ho già chiesto alle diverse associazioni, che già operano in questa tematica, di fornirci i nominativi di chi già sono aiutati da loro: così riusciremo a valutare bene chi dovrà usufruire di questo servizio evitando sovrapposizioni di aiuti che, invece, potrebbero essere estesi ad altri utenti, magari anziani soli, persone ammalate o tutte quelle famiglie recanatesi che per pudore o vergogna non usufruivano del Convivio.”
L’obiettivo dell’assessore Paoltroni è quello di creare una forte rete di volontariato ed è per questo che ribadisce l’invito di partecipare a tutti quelli che vogliono dare una mano: “abbiamo bisogno di tutti e chi vuol aderire prenda contatti con la Croce Gialla che è il referente del progetto.”
Un progetto ampio che nei prossimi giorni coinvolgerà anche il Banco Alimentare, a cui la Croce Gialla si sta accreditando, per usufruire anche degli alimenti a marchio CEE in modo anche da cercare di diminuire quello che è l’impegno economico del Comune. “Ad oggi abbiamo messo a disposizione quanto già avevamo impegnato per il Convivio, circa 15 mila euro” precisa anche l’assessore che spera con questo progetto di metter mano anche al cosiddetto “spreco alimentare: per questo sono stati coinvolti alcuni esercizi alimentari che si sono resi disponibili a darci la merce a breve scadenza. Sappiamo, precisa la Paoltroni, che per normativa la merce a lunga conservazione dovrebbe essere tolta dalle scaffalature almeno 15 giorni prima e quindi sarebbe importante averla disposizione e poterla distribuire in questo arco di tempo. Altrettanto lo si potrà fare con i prodotti freschi a scadenza più breve.”
Non si ferma qui, però, il progetto e l’assessore ha già coinvolto anche le mense scolastiche e quelle industriali della ditte più grandi come Guzzini e Clementoni per valutare la possibilità di le eccedenze dei pasti in più che vengono normalmente preparati. “E’ stato inviato un appello anche a tutti i ristoratori cittadini perché siano disponibili per un pasto caldo per chi ha bisogno e siamo in attesa di un loro riscontro ma sono fiduciosa vista la generosa risposta che abbiamo già avuto ad un analogo invito sotto il periodo delle feste natalizie. Il nostro è un progetto in evoluzione, come sempre avviene quando parliamo di servizi sociali e strada facendo con intelligenza valuteremo il da farsi in base alle esigenze che ci verranno segnalate.”
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