Il Pincetto; una veduta stupenda oscurata dall’incuria, i Polacchi l’avevano capito subito, noi ancora no.

In quasi tutti i quartieri di Recanati esistono luoghi di ritrovo spontaneo all’aperto in cui i nostri anziani tutti i giorni si frequentano in gruppo; generalmente il punto di interesse in questione si trova nelle immediate vicinanze di una chiesa o nei pressi di un crocifisso, ma la caratteristica principale di tali adunate è che si deve trattare di posti freschi e ariosi, con un bel panorama da godere.

Chi ha avuto occasione di intrattenersi con i nostri anziani, sa che essi sono una vera palestra della memoria; ritrovandosi poi in gruppo, ognuno narra le sue esperienze di vita, di lavoro, dell’infanzia. Tali racconti, a volte tramandati di generazione in generazione, spesso anche in maniera romanzata, sono un vera fucina di ricordi molto interessanti che andrebbero fissati in un libro.

Il luogo preso in esame è quello del rione Mercato, noto con il nome del famoso “Pincetto”, un’area pubblica modestamente attrezzata da giochi per bambini e da panchine che si trova adiacente la chiesa di S. Francesco, giornalmente frequentata da un gruppo di anziani recanatesi doc, che eccetto nelle giornate piovose, puntualmente tutto l’anno, mattina e pomeriggio, si ritrovano per socializzare.

Con grande lucidità alcuni narrano i ricordi dell’ultima guerra inerenti appunto il “Pincetto”, che proprio per la sua vasta vista panoramica fu scelto dalle truppe polacche come punto strategico di osservazione; queste ultime ogni giorno vi si recavano per controllare con i binocoli i movimenti del nemico, cogliendo con ciò l’occasione per godersi lo spettacolo e fumarsi una sigaretta.

Questo luogo offre infatti un panorama di rara bellezza, dove al centro emerge maestoso il Monte Conero contornato dalle straordinarie e variopinte architetture della nostra campagna che al mutare dei giorni e delle stagioni muta a sua volta il suo cromatismo. Dai cucuzzoli emergono i nostri bei paesini e, quando ci sono le nebbie basse, questi sembrano grandi navi che trasportano le città. E poi, si può ammirare un’ampia fascia di mare di azzurro intenso e, nelle giornate di grande nitidezza, si scorgono chiaramente anche le montagne slave.

Un posto che fino a qualche anno fa era un vero paradiso, meta e sosta molto ambita degli amanti del paesaggio sia recanatesi che turisti; oggi purtroppo, a causa dell’omessa manutenzione del verde pubblico, tale area appare ormai abbandonata: la visuale è stata totalmente oscurata, gli arbusti sono cresciuti a dismisura e hanno ridotto quel luogo alla stregua di un semplice cortile, simile allo spazio concesso ai carcerati per l’ora d’aria, dove la sola variante è che il muro è fatto di vegetazione.

La stessa situazione continua a persistere anche lungo tutta la passeggiata leopardiana da ponente, dove oltre alla vegetazione cresciuta spontaneamente si è aggiunta anche quella privata autorizzata ostacolando la possibilità di godere e ammirare ciò che il poeta ha liricamente descritto; e mentre per lui la “siepe” rappresentava una barriera psicologica, per noi è un vero steccato eretto contro il diritto alla veduta.

Nonostante io abbia più volte sollecitato la manutenzione del verde sia in consiglio comunale che con comunicati specifici, il problema del brutto sipario naturale che fa parte del decoro della città è ancora lì oscurando tutte visuali.

I nostri amministratori dovrebbero manifestare maggiore sensibilità verso i cittadini e verso i panorami che hanno reso celebre Recanati, affinché ogni spazio possa essere pienamente vissuto e goduto anche durante una semplice passeggiata, magari poi salire sulla torre civica per una visione omnidirezionale.

Speriamo che dopo una vita di lavoro, e numerose richieste gli anziani del rione Mercato vengano presi in considerazione nelle loro giuste e modestissime richieste.

Recanati 27-09-2016

                                                                                     Antonio Baleani

                                                                              Consigliere Comunale

 

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