Consiglio comunale aperto sul futuro del Santa Lucia e il suo Punto di Primo Intervento

Un clima incandescente questa sera nel teatrino dell’Assunta trasformato per l’occasione nella sede del Consiglio Comunale che doveva affrontare il futuro del Santa Lucia e la trasformazione del suo Punto di Primo Intervento in PAT (Punto di Assistenza territoriale).

Toni accesi che hanno portato il consigliere grillino Susanna Ortolani a chiedere le dimissioni della Giunta e il sindaco Fiordomo a puntare il dito sulle scelte non fatte nel passato dalle precedenti amministrazioni.

Sul tavolo degli imputati, a sedere su una poltrona sicuramente scomoda, il direttore dell’Area Vasta 3, Alessandro Maccioni che, spalleggiato dal suo staff ha cercato di dipingere un futuro roseo per la struttura recanatese dove sarebbero in arrivo servizi e strumentazioni, come l’ecografo e il mammografo, utili per garantire tutte le prestazioni sanitarie necessarie alla popolazione.

Ancora una volta i recanatesi, come era già successo il 25 ottobre scorso con la fiaccolata organizzata a difesa dell’ospedale di Recanati e del suo Punto di Primo Intervento, hanno risposto in massa affollando la sala Ircer e, nonostante l’assenza di un’amplificazione e la difficoltà, quindi, di ascoltare bene gli interventi, commentando rumorosamente in più occasioni.

A Maccioni sono giunte lamentele da tutte le parti, maggioranza e minoranza, ognuna lamentando i tempi lungi, le promesse mancate, la scarsa e non corretta informazione al cittadino sulle procedure in atto. Fiordomo ha dato anche un ultimatum: “per la festa di Sant’Antò, il 13 giugno prossimo, che siano finiti veramente i lavori al Santa Lucia perché se così non fosse non ci saranno più scuse plausibili.” Il dirigente ha assicurato che sarà così e  che per ora la Giunta regionale ha deciso di bloccare la chiusura del Punto di Primo Intervento, prevista inizialmente entro la fine dell’anno, e di prorogare la sua attività sino a giugno del prossimo anno quando si presume saranno terminati i lavori per la nuova dialisi e l’adeguamento della ex struttura ospedaliera per ospitare la RSA e il poliambulatorio.

Da molti consiglieri si è sottolineata polemicamente, infine, come fosse assente proprio l’interlocutore principale, cioè il presidente della Giunta Regionale, che ha anche la delega alla sanità.

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