Le antiche scuderie si trasformano nel salotto buono della città

Parte da Recanati e da casa Leopardi un segno importante di speranza nel futuro e di un notevole investimento nel campo della cultura. E’ lo stesso Conte Vanni Leopardi, il più diretto discendente del Poeta insieme al fratello Giacomo, a dare spiegazioni sulla presenza da alcuni giorni di una grossa gru sul piazzale antistante la nobile dimora, nella famosa “piazzuola del sabato del villaggio”, e a fugare ogni dubbio sui lavori che sono stati avviati.

Si tratta di un progetto da tempo predisposto ed approvato che riguarda la ristrutturazione delle antiche scuderie del palazzo che “mi auguro, confessa Vanni Leopardi, possano diventare per il futuro il salotto buono dei recanatesi e degli amanti della cultura. Purtroppo riusciremo a portare avanti i lavori solo per il 70% dell’intero progetto perché stiamo facendo tutto con le nostre forze e in questo momento siamo impegnati anche con la messa in sicurezza della casa di San Leopardo, ma sono sicuro che alla fine riusciremo a mettere a disposizione dell’intera comunità uno spazio molto bello. Sarà restaurato tutto come era al tempo del Poeta, dalle capriate al tetto.”

Il conte Vanni non nasconde affatto le difficoltà del momento e anche che a casa Leopardi stanno giungendo in queste ore “disdette delle visite addirittura da qui a marzo perché hanno paura del terremoto: per carità, la precauzione occorre metterla ma non è che una città è finita. Quello che stiamo facendo, quindi, vuol anche essere un segno di coraggio nell’andare avanti.”

Al termine dei lavori di restauro una parte delle vecchie scuderie ospiterà tutti i servizi già attivi a favore dei visitatori mentre il resto sarà utilizzato come luogo culturale multifunzionale: “uno spazio, spiega il conte Leopardi, dedicato alla cultura a disposizione di qualsiasi persona che volesse creare un evento, conferenze on line con tutto il mondo o qualcosa legato alla storia del nostro glorioso comune. L’idea è quella della ricerca della felicità perché Giacomo ha sempre ricercato la felicità.”

Il conte Leopardi non svela, comunque, tutto il progetto che sta interessando le vecchie scuderie: “ci sarà anche, ci dice con un sorriso enigmatico, uno spazio a sorpresa molto importante da inaugurare a primavera.” Non svela niente altro nel merito convito di quanto ai suo tempi ha scritto il Poeta, suo antenato: “l'immaginazione è la prima fonte della felicità umana.”

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