Il Pd ha ratificato che a giugno del 2017 chiuderà il Ppi. La riforma va avanti nonostante tutte le proteste dei cittadini a dimostrazione che loro sono loro, ossia dei totalitaristi, ed il cittadino non dovrà contare più niente. Il sindaco ha invitato tanti ospiti a spiegarci che nell’ex ospedale di Recanati si trasferirà il poliambulatorio. Lo sapevamo già.
Il 22/2/2016 la Giunta regionale ha deliberato quella che è la sorte del nostro ospedale ma è dal 2012 che il piano socio sanitario ragionale prevedeva questa riorganizzazione e ha identificato il sistema riorganizzativo più efficace. Come? Sulla base di quali numeri? Come hanno decretato in regione quale era il modello ottimale? Dove sono gli studi? Quali sono i numeri? Nessuno ha risposto.
C’è poi l’aspetto politico gravissimo della continua e sistematica mancanza di presa di posizione e di trasparenza del sindaco e della dottoressa Mariani: da una parte il primo cittadino che dice di essere d’accordo con la riforma purché fatta con criterio, successivamente si lamenta perché i sindaci non sono ascoltati. E chi deve farsi ascoltare dalla giunta regionale se non lui? Lui è il sindaco e lui ha la tessera Pd come ce l’ha la giunta in regione, come ce l’ha il partito al governo.
Abbiamo chiesto per due volte: ”Quale è la vostra posizione? Siete pro o contro la riforma? Perché se siete a favore, ipocritamente avete sempre mentito ai recanatesi con false speranze per meglio indorare la pillola. Se siete contro non lo avete mai dimostrato, non prendendo una posizione, quindi non avete la competenza né lo spessore per ricoprire il ruolo che ricoprite e perciò sarebbe corretto che vi dimetteste”. Alla dottoressa lo avevamo già chiesto mesi fa e non ci ha mai risposto, l’altra sera hanno ancora evitato di rispondere.
Scorcelli ha ammesso di essere contrario alla riforma sanitaria eppure ha votato contro il documento dell’opposizione che chiedeva il ritiro della delibera regionale. E ora il Pd dichiara di non capire perché si affermi che loro hanno votato a favore della chiusura. Eh già, per chi è abituato a mentire spudoratamente affermando una cosa mentre fa il contrario, l’italiano diventa una lingua difficile da comprendere.
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