Chiusa al culto la cattedrale di San Flaviano

Sembrava non aver riportato grossi problemi dalle scosse sismiche degli ultimi mesi dopo che gli importanti lavori di ristrutturazione post terremoto 1997 aveva chiuso al culto per ben 11 anni la cattedrale della città, dedicata a San Flaviano martire. E invece Don Pietro Spernanzoni, parroco del Duomo, dopo l’ispezione ieri pomeriggio dei tecnici della Curia, ha deciso, seppur a malincuore, di chiudere ancora una volta i portoni della maestosa chiesa che ospita nella sua cripta il sarcofago di papa Gregorio XII, ultimo papa a non essere sepolto a Roma.

Il sindaco, nella ricognizione di fine agosto, aveva decretato agibile la chiesa ma l’ulteriore verifica del sottotetto di domenica pomeriggio ha reso più prudente evitare la presenza dei fedeli al suo interno in attesa di un sopralluogo più accurato da parte della protezione Civile.

La cattedrale avrebbe dovuto ospitare giovedì prossimo la celebrazione di San Flaviano, santo patrono della diocesi, ma la funzione religiosa, a questo punto, sarà tenuta a Sant’Agostino. 

La chiesa, come dicevamo, nel 1997 risultò particolarmente danneggiata dal sisma e da allora ci vollero ben 11 anni di lavori prima che potesse essere riaperta al culto con una solenne cerimonia domenica 10 aprile 2011 officiata dall’allora vescovo mons. Claudio Giuliodori che nella sua prima visita a Recanati, il 22 aprile 2007, fu costretto a celebrare la Messa nella pur bella piazza Leopardi.

L’allora parroco (don Lauro Cingolani e don Ubaldo Biagioli) vollero, oltre al restauro artistico, dotare la chiesa con diversi apparati tecnologici audio e video progettati e realizzati con la collaborazione tecnica della EKO music group. La struttura è stata poi dotata di una regia di produzione capace di registrare e video controllare la chiesa stessa e, allo stesso tempo di trasmettere on line – in streaming – il lavoro realizzato, secondo le più moderne potenzialità multimediali.

Nel 1995 don Lauro Cingolani commissionò i lavori dell'istallazione della nuova consolle a tre tastiere con la trasmissione digitale per suonare entrambi gli organi dal presbiterio.

Adiacente alla basilica è il vecchio palazzo episcopale, che, dopo decenni di abbandono, è, dal 1957, sede del museo diocesano.

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