Dopo il turno infrasettimanale dell’Immacolata la serie D scende di nuovo in campo per la penultima giornata del girone di andata. La Recanatese è attesa dall’importantissima quanto difficile trasferta sul campo del Pineto, squadra allenata dall’ex Daniele Amaolo nonché diretta concorrente dei leopardiani nella lotta per la salvezza. Contro il Campobasso agli uomini di Possanzini non è bastata una netta supremazia per muovere la classifica e come spesso accaduto durante la stagione un’ingenuità del reparto arretrato è stata pagata a caro prezzo. Comunque merito va dato al Campobasso che, con una squadra volenterosa ed imbottita di giovani, è riuscita a trovare il vantaggio ed a difenderlo con ordine e determinazione. Il calcio è fatto di episodi, qualche volta a sfavore qualche altra a favore, sta poi ai giocatori capitalizzare le occasioni create e sfruttare gli errori altrui. Ad Agnone, ad esempio, i giallorossi hanno sfruttato due clamorose sviste difensive da parte dei molisani, riuscendo ad andare sul 2-0, ma anziché adottare un atteggiamento più prudente, votato al contenimento dell’avversario per poi colpirlo in ripartenza, hanno continuato a giocare come se il risultato fosse ancora fermo sullo 0-0 subendo così la rimonta dell’Agnonese. Esattamente quello che non ha fatto il Campobasso giovedì. I lupi, una volta trovato il vantaggio, hanno difeso il risultato con le unghie e con i denti riuscendo a portare a casa un successo insperato soprattutto alla luce del fatto che per quasi tutto il secondo tempo la formazione di Novelli ha giocato in inferiorità numerica per l’espulsione di Frezzi. Il possesso di palla schiacciante e le conclusioni in porta della Recanatese sono la testimonianza di una supremazia indiscutibile che però non si è concretizzata. Alla formazione allenata da Possanzini ancora una volta resta il bel gioco, la supremazia nel palleggio ed i complimenti da parte avversari ma i punti vanno agli avversari. E’ pur vero che contro i molisani alcune attenuanti non possono essere ignorate; innanzitutto le due sviste dell’arbitro che nel secondo tempo non ha sanzionato due netti rigori (il primo su Villanova, il secondo su Mordini). In attacco continua a pesare l’assenza di Fioretti (guai muscolari ad un polpaccio) che è l’unica vera prima punta a disposizione di Possanzini. L’ex attaccante della Sambenedettese ha giocato la sua ultima partita contro il Monticelli lo scorso 20 novembre e quella di domani contro il Pineto sarà la sua quarta partita che vedrà dalla tribuna. I tifosi giallorossi si attendono molto dal fantasista Degano, tesserato alla vigilia del match con il Campobasso. L’ex Ancona può essere davvero l’arma in più per la Recanatese, portando classe cristallina, esperienza e carisma al servizio della squadra. Non sarà facile affrontare un Pineto in cerca dell’immediato riscatto dopo la sberla subita in casa del Monticelli (3-0). La squadra abruzzese ha conquistato 13 dei 15 punti in classifica proprio tra le mura amiche, ma domani dovrà fare a meno dello squalificato Cristian Cacciatore, attaccante di grande esperienza e valore. Sarà invece disponibile il suo collega di reparto Palumbo,pedina di alto livello tecnico e con un curriculum importante. Domani è faciel attendersi una partita molto combattuta, tra due squadre che non hanno alternative alla vittoria, entrambe alla ricerca di riscatto. La Recanatese insegue il suo primo exploit esterno ed una vittoria che manca da cinque partite (successo per 2-1 sul fanalino di coda Chieti).
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