A bollare come particolarmente grave il caso della donna recanatese con difficoltà motorie, a cui è stato impedito di accedere al centro storico per assistere alla rappresentazione teatrale dove recitava la nipote, è Anna Menghi, presidente dell’Associazione Mutilati e Invalidi Civili di Macerata, città dove ha ricoperto nel passato la carica di sindaco mentre oggi è consigliere comunale.
“E’ un fatto gravissimo, commenta, che merita l’attenzione dei media perché non ci possiamo passare sopra, non possiamo nel 2016, mentre si parla di Europa e ci riempiamo la bocca di diritti, impedire ad una persona con ridotte capacità motorie di accedere ad un servizio pubblico come quello teatrale. Noi di questo chiederemo conto all’Amministrazione Noi come associazione nei confronti del Comune di Recanati abbiamo dovuto più volte sollevare questioni e lo faremo anche questa volta.”
La Menghi racconta che purtroppo episodi del genere non sono nuovi, ricordando quanto accaduto recentemente anche a Macerata, durante la manifestazione degli aperitivi europei. “Qui a Recanati, dice, è ancora più grave perché è stato impedito ad una nonna, e sappiamo quanto sono importanti i nonni, di andare a vedere sua nipote a teatro. Molto spesso, purtroppo, sono le stesse persone con difficoltà a vivere queste situazioni con un senso di frustrazione e magari non lo rendono pubblico. Chissà, quindi, quante altre volte è successo senza che nessuno l’abbia saputo.”
Il consigliere comunale maceratese pone anche l’accento sul problema della sicurezza: “Non voglio immaginare, dice, cosa sarebbe successo se fosse accaduto qualcosa di ancora più grave” e punta l’indice contro un modo di “amministrare una città in maniera così leggera. Noto questo un po’ in tutti i servizi pubblici: non si sa più bene chi fa che cosa. Le responsabilità sono confuse per cui molto spesso la politica sovrasta chi ha responsabilità di tipo tecnico e, quindi, si prendono decisioni con una superficialità che io credo nel 2016 in questo Paese non è assolutamente accettabile e non ci si può passare sopra.”
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