Racconti e immagini nella Memory Card di Rita Vitali Rosati

di Nikla Cingolani

Nella libreria caffè Passepartout di Recanati, giovedì 22 dicembre 2016, è stata presentata l’opera fotografica editoriale “Memory Card”, Hacca Edizioni, di Rita Vitali Rosati, con l’intervento di Piergiorgio Viti e le letture di Lavinia Grizi. Presente per i saluti l’assessore alle Culture Rita Soccio la quale ha evidenziato come questa iniziativa, per la ricerca dell’artista sempre al passo coi tempi, per l’uso intelligente e creativo del suo talento, dia lustro alla città candidata Capitale Italiana della Cultura 2018. Tra i partecipanti anche il gallerista Pio Monti per il suo benvenuto all'artista.

Memory Card non è una scheda elettronica, i suoi dati non sono digitali e non è cancellabile. E’ uno schedario dove sono raccolte 50 cartoline e 50 immagini,  25 delle quali ospitano il breve racconto di Laura Bosio, Enrico Capodaglio, Alessandro Catà, Filippo Davoli, Paolo Di Paolo, Angelo Ferracuti, Chicca Gagliardo, Bianca Garavelli, Roberta Lepri, Giuseppe Lupo, Gian Ruggero Manzoni, Angelo Mastrandrea, Marco Missiroli, Alessandro Moscè, Feliciano Paoli, Laura Pariani, Aurelio Picca, Silvio Ramat, Francesca Scotti, Fabio Scotto, Gordon Splash, Paolo Valesio, Gian Mario Villalta, Piergiorgio Viti, Alessandro Zaccuri. L’elegante cofanetto in alluminio contiene inoltre un piccolo catalogo e gli interventi critici di Maria Letizia Paiato, Paola Paleari e Marcello Sparaventi. Le schede non hanno una classificazione dei testi, nessuna numerazione progressiva di pagine, né alcuna datazione. Come scrive Paola Paleari “Memory Card non ha nulla di virtuale, benché il titolo rimandi con ironia al dispositivo di archiviazione digitale. E’ un oggetto da usare, aprire, chiudere, aprire di nuovo, mescolare, appendere, condividere, tenere nascosto, vivere.” Una prova di totale libertà di espressione, frutto di un carattere emotivo e intellettuale che conduce l’artista fuori da ogni standard.

Rita Vitali Rosati è poetessa con parole e immagini. E’ un’artista che ha scelto d’intraprendere il percorso più difficile, scontrandosi spesso a muso duro con le logiche del sistema. Non essendo una burocrate dell’arte, si concentra sull’inventiva, sulla qualità, sulla ricerca, per creare un forte legame con il pubblico e sfidarlo con nuovi interrogativi e provocazioni. Durante la serata anche i presenti hanno avuto l’opportunità di scrivere un loro micro racconto dietro l’immagine, la stessa per tutti, messa a disposizione dall’artista: un bocciolo di rosa con un rametto di Gypsophila mantenuti nell’acqua in un vaso di vetro, posto sopra un termosifone. Un’immagine fortemente evocativa che ricorda il frammento rapito di un bouquet nella semioscurità dello spazio colpito da un ritaglio di luce. E’ la pallida immagine della sposa e il suo velo, desiderosa di quel calore che solo l’amore può darle e la capacità di mantenerlo in vita. Anche se non c’è alcun corpo, come in nessuna delle immagini, ci sono indizi che conducono ad esso. Ogni oggetto, ogni particolare ci parla del corpo. Credo tuttavia che Rita Vitali Rosati abbia messo a disposizione il suo autoritratto. Come la rosa, contenuta nel suo nome, e quel bisogno di calore umano con cui scambiare energia per seguitare a vivere, illuminati dalla luce dell’arte che trasmette forza e arricchisce di nuove scoperte.

Prossimo step a Febbraio  al DAMS di Bologna con Luca Panaro e Gian Ruggero Manzoni.

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Lavinia Grizi, Piergiorgio Viti, Rita Vitali Rosati

 

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L'opera Memory Card

 

Rita Vitali Rosati è nata a Milano nel 1949. Vive e lavora a Fabriano (AN)

Mostre personali recenti: 2016 “Ultimatum: vuoi condividerlo con me?”, a cura di C. Serbassi, Sala Guelfo Cattedrale di San Venanzio, Fabriano(AN); 2015 “Sancta Sanctorum”, a cura di G. Giannini Guazzugli, Chiesa di Santa Maria Nova del Pilastrello, Vimodrone/Milano; 2014 “La Passi ora non è una passeggiata en plein air”, a cura di R. Peros e N. Štokić, Palazzo Ducale (Knezeva Palaca), Zara, Croazia; “La Passi ora non è una passeggiata en plein air”, a cura di M. Letizia Paiato, Associazione Yoruba, Porta degli Angeli, Ferrara; 2013 “In-tervista”, a cura di M. Becci, Ex Carceri “Le Nuove”, Torino; 2010 “Il Punctum di Rita”, Sponge Living Space, Pergola (PU), a cura di Massimo Raffaeli; 2010 “Alla scoperta del tempo perduto”, spazio espositivo Pake, Castelvetro (MO), a cura di Luca Panaro.

Mostre collettive recenti: 2016 “Esercizi di fotogra a”, azione performativa “E’ da considerare il buio, un rifugio?”, a cura di Danilo Cognigni, Porto S. Elpidio (FM); “Il tutto è più della somma delle sue parti”, a cura di M. Letizia Paiato, Marche Centro D’Arte”, San Benedetto del Tronto (AP); 2015 “#nuovicodici”, “#aroomofherown”, a cura di Milena Becci/Valeria Carnevali, Palazzo Stanga Trecco, Cremona; Marche Centro D’Arte, a cura di V. Falcioni, Monsanpolo del Tronto, Ascoli Piceno; Setup- Arte era Bologna, Sponge ArteContemporanea, Pergola (PU); 2014 “Occupazione CON-TEMPORANEA gli artisti scendono in piazza”, a cura di Sponge ArteContenporanea, Pergola, (PU); “BIO 50”, 24th Biennal of Design, Ljubjana, (Slovenia), a cura di Sponge ArteContemporanea; “Ibridi Fogli”, a cura di A. Baglivo e V. Pinto, Pinacoteca provinciale, Salerno; “Marche Centro d’Arte”, a cura di M. Letizia Paiato, Palariviera, San Benedetto del Tronto (AP). 

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