Comunicato di Uniti per Porto Recanati: Quando, nel luglio scorso, Uniti per Porto Recanati è stato l’unico gruppo politico ad astenersi sulla delibera di Consiglio che individuava i requisiti per la nomina dei rappresentanti del Comune presso Enti, Aziende ed Istituzioni, (n. 41 del 20/07/2016), temevamo qualcosa del genere ma mai ci saremmo aspettati quello che sta succedendo in queste ore con le nomine del nuovo Consiglio di Amministrazione della Farmacia comunale.
Riportiamo il passo, che possiamo definire “profetico”, dell’intervento del consigliere Zoppi: “Molto spesso, in passato, invece, le scelte dei rappresentanti del Comune sono state fatte con logiche diverse, di mera spartizione, per garantire più che altro degli equilibri politici. […] E’chiaro come la competenza sia un requisito importante. Ci auguriamo che, appunto, quanto espresso in questa proposta di delibera non rimanga una parola sulla carta, ma venga poi effettivamente attuato. Credo che a breve lo sapremo”.
Beh, oggi abbiamo saputo che la maggioranza al governo sta mostrando il peggio del peggio delle logiche dello scambio e della lottizzazione politica.
Senza alcun avviso pubblico, senza alcun vaglio sui titoli di studio e sulle specifiche competenze tecniche, la Presidenza della Farmacia comunale è stata assegnata ad Andrea Dezi: ex Assessore della giunta Montali, ex (?) riferimento locale di influenti esponenti del Partito Democratico – “piddino secondo convenienza”, lo definiremmo con parole da lui stesso usate in un’intervista nei confronti di altri -, dopo aver fortemente sostenuto un accordo fra PD e UDC, si è speso in prima persona per l’elezione del cognato Marco Pantone nella lista Insieme alla gente.
E qui arriva la prima incompatibilità, poiché il regolamento approvato cinque mesi fa da Mozzicafreddo&Co ci ricorda che non possono essere nominati “i parenti e gli affini fino al terzo grado degli amministratori comunali”: la poltrona nella Farmacia di Dezi, quindi, non si abbinerebbe a quella di Pantone, consigliere fantasma con delega allo sport. Alcuni organi di stampa locale nelle ultime ore hanno fatto circolare la notizia delle dimissioni di quest’ultimo in favore del primo dei non eletti: tra una poltrona ben retribuita ed una scaldata, la scelta appare inevitabile, con buona pace del progetto politico.
Seconda nomina e seconda incompatibilità, che leggiamo direttamente nell’articolo 1 del regolamento, alla voce requisiti: “La scelta sarà indirizzata nel senso di impedire il cumulo, in capo ad un unico soggetto, di una pluralità di incarichi”.
Emanuela Addario, corrispondente locale de Il Resto del Carlino – cosa che di per sé rendeva inopportuna la sua nomina, fatta due mesi fa, alla guida della Protezione Civile – ora aggiunge anche quella in Farmacia. Gli amici dell’Amministrazione non si preoccupano neppure di violare deliberatamente le regole appena scritte.
Captatio benevolentiae nei confronti della stampa?
Infine, Orietta Montironi, coordinatrice del circolo locale UDC: lo sponsor politico è l’unica cosa chiara e trasparente di questa vicenda.
Ma c’è un altro particolare che non va sottovalutato. Il consigliere che entrerebbe al posto di Pantone è Emiliano Giorgetti, il quale lavora (anche lui) ad Abitare il tempo: questo farebbe salire a tre il numero degli Amministratori legati a suddetta struttura.
Insomma, sulle competenze e sulla meritocrazia, i valori che vincono sono la fedeltà e la deferenza, gli intrecci di pubblico e privato in modo da cementare al meglio i legami di potere.
È l’esempio perfetto di un Paese dove prevalgono i trasformisti e voltagabbana, i Razzi e gli Scilipoti in salsa di brodetto dell’Adriatico.
Comunicato di Città Mia : “La Farmacia val bene una poltrona da consigliere”
Quanto pesa un appoggio elettorale trasversale? Quale contro partita si può ottenere, nel portare voti verso un bacino elettorale contrario alla propria appartenenza politica?
Oggi sappiamo che vale la Presidenza della Farmacia Comunale!!!
Non siamo certo sorpresi da tale nomina, ben sapendo quali fossero le attuali propensioni dell'ex assessore Dezi, eravamo solo in attesa di avere risposta ai quesiti sopra riportati.
Un bel dono natalizio, arrivato a casa Dezi-Pantone con qualche giorno di ritardo, ma si sa che la Ubaldi non è Babbo Natale (o forse si?).
Rimangono solo un paio di dubbi sulla nomina del nuovo CDA.
Il primo riguarda la tempistica.
La Ubaldi non è certo nuova a tenere occupata l'amministrazione durante le festività natalizie, nonostante in una intervista rilasciata tempo fa a RadioErre, sostenesse l'opportunità di sospendere il dibattito politico in tale periodo, per non sacrificare la sacralità del Natale. Nel 2013, si presentò con il blitz del Burchio, oggi con l'affaire Farmacia Comunale.
Ma non sarà per caso, che con il nuovo anno, in mancanza di un rinnovo del CDA, la Farmacia avrebbe seguito l'iter già avviato per la trasformazione della ragione sociale (da SPA a SRL) e quindi l'organo amministrativo si sarebbe ridotto alla sola figura dell'amministratore unico e legale rappresentante?
Se così fosse, invece di ottenere il giusto risparmio di costi posto a ragione della trasformazione, la Farmacia continuerà per altri 3 anni, a pesare nelle casse dell'Ente con le stesse modalità.
Allora via di corsa a nominare un nuovo CDA pro-tempore, almeno si accontentano 3 piccioni, invece di uno, con la stessa fava.
Il secondo dubbio riguarda una presunta violazione del regolamento.
Ricordiamo tutti che nel regolamento per la nomina dei rappresentanti per il comune nelle società partecipate, vige il divieto di essere nominati per i parenti entro il III grado, dei membri del consiglio comunale.
Diamo per scontato che Pantone abbia già protocollato alla data di ieri (29 dicembre 2016), le sue dimissioni e che queste siano state accettate dal Sindaco, altrimenti come poteva nominarsi Dezi?
Infine ci preme con rammarico fare una considerazione del tutto politica della vicenda.
Il sistema Ubaldi, funziona e spadroneggia inequivocabilmente all'interno dell'amministrazione. Tutti i soggetti nominati nel CDA sono suoi solidali o addirittura iscritti UDC. Che fine hanno fatto Forza Italia, Vento del Sud ecc.?
Avevamo auspicato che il sindaco Mozzicafreddo, professionista stimato e apprezzato erga omnes, potesse porre un freno alla smisurata velleità delle 553 preferenze. Prendiamo atto che non è così e forse non lo sarà mai.
Vogliamo solo ricordare al sindaco, come da prassi ormai ventennale all'interno del CDA di Farmacia, che la scelta di uno dei consiglieri, normalmente viene riservata alle opposizioni.
Ma si sa, ad “Asso piglia tutto” le regole del gioco le detta chi ha in mano il Bastone!
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