All’Itis Mattei (aula multimediale Franco Foschi) è andata in scena la storia contemporanea dalla Prima Guerra Mondiale per finire ad Enrico Mattei e più in avanti ancora con Mauro De Mauro, Pier Paolo Pasolini e la richiesta, a fine 2015, di una commissione d’indagine parlamentare. Che riaprendo il caso dello scrittore ucciso 41 anni fa, lo leghi alla fine violenta di Enrico Mattei, fondatore e primo presidente dell’Eni morto nell’ottobre del ‘62 a Bascapè (Pavia) nell’attentato del bireattore dell’Eni.
Un futuro, quello post guerra, clamorosamente tradito? E’ il tema, già nel titolo, del secondo libro sul ‘Santo petroliere’ che l’autore, il giornalista Maurizio Verdenelli (Ilari editore) ha presentato agli studenti delle classi 5. dell’Itis. Il terremoto aveva fatto rinviare l’appuntamento ma la tenacia della prof.ssa Beatrice Gubinelli, cui si deve la perfetta organizzazione, ha avuto la meglio. Per i ragazzi una ‘full immersion’ anche sulla più stretta attualità dove hanno fatto capolino la spending review, auto blu (Mattei l’aveva già tagliate all’Eni negli anni 50: “Gli americani si fanno certe risate quando sentono che i dirigenti italiani si fanno accompagnare al lavoro, in auto” disse) e perfino Matteo Renzi cui l’on. Paolo Bolognesi ed altri 60 deputati avevano chiesto d’aprire l’indagine su Pasolini nel novembre di due anni fa. Anche lui, Pasolini, secondo versioni sempre più accreditate, morto come Mauro de Mauro sulla strada che portava ai responsabili dell’ampia ‘cordata’ nazionale ed internazionale che nel ’62 si sarebbe costituì per eliminare l’ingombrante presidente dell’Eni. “La sua morte venne pianificata già nel febbraio del ’62 quando fu chiaro che non si sarebbe fatto da parte in vista dell’eventuale rielezione alla presidenza dell’ente, nella primavera del ‘63” ha scritto il dottor Vincenzo Calia, allora Pm di Pavia, nella sentenza del 2005 con la quale si è definito il carattere doloso di quello che era stato descritto ufficialmente dalla commissione ministeriale d’inchiesta, ‘incidente aereo’.
La verità (l’attentato con una piccola bomba di tritolo) sarebbe emersa 40 anni dopo.
Per gli studenti dell’Itis attenzione e curiosità anche grazie all’approfondimento tramite il docufilm dell’Archivio storico dell’Eni “Petrolio e Potere. La sfida di Enrico Mattei”, il reading della piece ‘In morte di un petroliere e di un giornalista’ con la prof.ssa Marta Ricci (che ha collaborato con la prof. Gubinelli) e con l’attore Maurizio Angeletti. Proiettata anche un’intervista all’avv. Stefano Maccioni, legale della famiglia Pasolini: rivelati i legami di queste due morti ‘eccellenti’. Maccioni ha inoltre citato il film ‘rivelatore’ (in video scene tagliate senza audio e con fermo immagine) ‘La macchinazione’ di David Grieco sulla fine di Pasolini.
Lo studente Bogdan Petrout è stato infine un bravissimo operatore ‘alla macchina’.
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