Branduardi presenta il suo concerto Camminando, Camminado 2017

“L’attesa del concerto la si vive, sempre, confessa Branduardi, con un pochino di preoccupazione.” Sarà un concerto originale, basato sull’abilità dei due musicisti a passare da uno strumento all'altro, dal violino al pianoforte, dai flauti alle chitarre e altro ancora, in una esibizione che si annuncia di grande effetto e qualità.  "Io sono convinto, dice il cantautore, che i “branduardiani” della prima ora impazziranno, perché l’accoppiata ha sempre funzionato, per cui io ho avuto l’idea di tornare a suonare con lui, io e lui da soli, che è una cosa molto difficile da realizzare. Molto più facile fare un concerto di gruppo dove sono in tanti a suonare. E’ un modo di suonare bellissimo, ricco di soddisfazioni, all’insegna che meno c’è più c’è, che poi non è vero che c’è poco perché c’è una certa larghezza sonora.”  Perché “Camminando camminando”? “Beh, non è un luogo fisico. La strada non è mai finita e il bello non è il posto dove si arriva ma è il viaggio stesso. Camminando, camminando potrebbe essere il cammino di Santiago di Compostela dove ci si arriva con grande fatica. Se volessi dare un inizio a questo cammino forse lo farei risalire a quando avevo 5 anni e suonavo il violino. Ero molto più bravo di adesso.”  Il segreto di questa intesa fra lei e Maurizio Fabrizio? “C’è empatia che non è esprimibile a parole. So solo che un giorno mio moglie mi disse che non era gelosa di nessuno ad eccezione di Fabrizio perché è tale e tanta l’empatia che c’è fra noi due che lui sa sempre dieci secondi prima che io faccio una cosa e viceversa. Un caso rarissimo fra musicisti.” Branduardi è da qualche giorno a Recanati, sensazioni. “E’ una cosa bellissima. Da un balcone della città godevo di una vista stupenda: l’impressione è molto leopardiana.” Ma l’artista è artista e non si fa attrarre dal fascino di raccontare ciò che per ora non è accaduto, cioè di una possibile contaminazione dell’atmosfera leopardiana. “L’ambiente stimola ma non è poi tanto vero perché a volte può capitare di scrivere delle cose belle in cucina. L’ambiente ha la sua importanza, perché porta via la mente, un fatto esoterico, ma per il momento non mi è venuto nulla perché siamo in teatro dieci ore al giorno e non c’è tempo per avere idee.” 

;

Lascia un commento