Presentata oggi nella IV Commissione dell'Assemblea Regionale una lettera congiunta della Vicepresidente Sanità Elena Leonardi e della componente Marzia Malaigia sulla bozza di accordo relativo alle strutture di laboratorio analisi private.
La lettera è motivata dal fatto che questa bozza di accordo recepisce diverse istanze di una nuova "associazione" nella quale fanno parte strutture non convenzionate e laboratori analisi che hanno pagato la campagna elettorale al Presidente Ceriscioli. Nella lettera le due consigliere regionali evidenziano la regolarità dal punto di vista legale ma l'inopportunità quantomeno dal punto di vista etico e politico. Nella nota si afferma che "soprattutto per trasparenza ed equità nei confronti delle sigle ufficialmente riconosciute a livello nazionale e regionale (che hanno mostrato dubbi su alcuni passaggi dell'accordo medesimo) occorre che la IV Commissione possa essere messa di fronte all'analisi della reale situazione".
Questa fretta è quanto meno sospetta, tanto che Leonardi e Malaigia ricordano il fatto che la Regione Marche ha dovuto soggiacere alla sentenza esecutiva del Consiglio di Stato su di un ricorso presentato da varie sigle ufficiali nazionali dei laboratori analisi. Pertanto per formulare un ipotesi di accordo e fugare ogni dubbio, occorrerebbe il coinvolgimento di tutti e non solo recependo le richieste di una “associazione”. Con questa lettera indirizzata al Presidente Volpini le due componenti la Commissione Sanità chiedono di intervenire nei confronti del Dirigente del Servizio Sanità della Giunta Regionale delle Marche, dott.ssa Lucia Di Furia, al fine di sospendere l'iter del così definito “Accordo con le organizzazioni delle strutture di laboratorio analisi private, annualità 2016-2018”.
Occorre che la materia così complessa veda un passaggio diretto in Commissione sanità, onde poter ragionare serenamente in modo da poter ascoltare tutte le sigle interessate e ragionare su molti parametri relativi soprattutto ai budget stabiliti.
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