assemblea degli studenti sulla legalità e sulla lotta alle mafie

Si comunica che il comitato studentesco del Liceo Classico Giacomo Leopardi, nell'ambito delle giornate culturali, ha promosso per giovedì 9 febbraio '17 ,alle ore 8:30 presso l'aula Magna della sede di Via Aldo Moro, 23, di Recanati, un'assemblea degli studenti per discutere sul tema della legalità e della lotta alle mafie.

Gli studenti per conoscere in modo diretto le attività e i rischi della presenza di tali organizzazioni criminali nel tessuto sociale, economico e territoriale del Paese, hanno invitato a parlare Pino Masciari, imprenditore e testimone di giustizia, vittima di minacce e di vari episodi di estorsione da parte di alcune cosche della 'ndrangheta calabrese.

«Quando istituzioni e società civile si assumono le proprie responsabilità lo Stato vince. In questo credo e continuo a credere ed è per questo che sono certo che la mia vicenda si concluderà con la giusta reintroduzione sia in ambito lavorativo che sociale ed umano». (Pino Masciari)

Biografia

Giuseppe (Pino) Masciari (1959) , imprenditore edile calabrese, è stato sottoposto dal 18 ottobre 1997, assieme alla moglie e ai due figli, ad un programma speciale di protezione per aver denunciato alcune persone affiliate alla 'ndrangheta, cioè alla criminalità organizzata calabrese e le sue collusioni politiche.

Nel 1992 Pino Masciari si ribella anche alla 'ndrangheta, subendo gravi ripercussioni in ambito lavorativo e familiare, cominciando ad essere oggetto di furti, incendi, danneggiamenti e minacce. Nel 1994 Pino Masciari licenzia tutti i suoi operai e inizia la sua collaborazione con la Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro.

Nell'ottobre del 1996 la sua impresa edile "Masciari Costruzioni" viene dichiarata fallita. Nel 2010 ha concordato la conclusione del Programma Speciale di Protezione in comune sintonia con il Ministero dell'Interno, dando cosi inizio ad una nuova fase della sua vita e quella della sua famiglia. Oggi vive alla luce del sole, pur rimanendo "sotto scorta".

Negli ultimi anni ha girato l'Italia, solidarizzando con i familiari delle vittime di mafia ed altre associazioni, persino oltre confine, ed ha raccontato la sua storia in molti istituti scolastici e incontri organizzati dalla società civile.

Infine, ha deciso – insieme a sua moglie – di raccontare la loro storia in un libro. Si intitola: "Organizzare il coraggio. La nostra vita contro la 'ndrangheta", e lo ha pubblicato la casa editrice torinese "Add".

;

Lascia un commento