Risiede a Loreto l’ultimo componente della banda di pugliesi arrestata nel gennaio scorso.

src=http://www.radioerre.net/notizie/images/articoli/carabinieri/LUMINOSOSi è definitivamente conclusa l’Operazione “GARGANO”, assicurando alla giustizia anche l’ultimo componente dei nove criminali costituenti la banda pugliese di San Severo (FG), individuato e raggiunto presso la propria casa familiare nel comune di San Severo (FG), trovato asserragliato e nascosto nella soffitta dell’abitazione, ma inutilmente, poiché alle ore 20 di ieri è stato scovato dai militari del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia osimana, in trasferta in Puglia in collaborazione con la Compagnia di San Severo (FG), dando esecuzione all’Ordinanza di Applicazione della Misura Cautelare Coercitiva, emessa il 20.02.2017 dal Tribunale di Ancona – Sezione G.I.P. e G.U.P., conseguentemente al furto di pneumatici perpetrato a Jesi il 12 gennaio u.s. traendo in arresto Mario Antonio LUMINOSO, nato e residente a San Severo (FG), Classe 1975, coniugato, nullafacente, pluripregiudicato per reati specifici contro il patrimonio e rapine (foto)

 

Luminoso, a seguito di attività investigativa e per i gravissimi indizi di colpevolezza raccolti, veniva identificato quale complice degli otto individui tratti in arresto il 12 gennaio u.s., nei pressi il casello autostradale della A/14 “Loreto – Porto Recanati”. Lui però in quel frangente era riuscito a fuggire. Il pluripregiudicato pugliese, bloccato e ammanettato è stato condotto presso la caserma della Compagnia di San Severo (FG), dove è stato sottoposto al fotosegnalamento e rilievi dattiloscopici. Al termine delle formalità di rito, come disposto dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona, veniva tradotto e recluso presso la Casa Circondariale di Foggia.   

L’arrestato, dovrà rispondere dei reati di “Rapina aggravata in concorso – artt. 110, 628 comma 2° e 3° nr. 1 c.p.; riciclaggio ed autoriciclaggio aggravati in concorso – artt. 61 nr. 2), 110 648 bis, 648 ter1 c.p.”, perché, in concorso con altri 8 complici:

a) previa effrazione della recinzione penetravano all'interno della ditta “TITAN ITALIA S.p. A.” con sede a Jesi (AN), asportando pneumatici per trattori agricoli di varie marche e svariate misure per un valore complessivo di € 125.000,00 circa caricandoli su un rimorchio di provenienza furtiva, e, immediatamente dopo il furto, essendo stato fermato e da un militare della radiomobile di Ancona, giunto in supporto ai militari osimani, vi opponeva resistenza riuscendo a divincolarsi garantendosi la fuga e sottraendosi all’arresto, causando al militare lesioni personali  guaribili  in gg. 5 di prognosi come da referto medico emesso dall’Ospedale di Osimo;

 

b) applicava targhe diverse sul  trattore stradale e sul rimorchio che utilizzavano per il trasporto dei pneumatici di provenienza furtiva al fine di ostacolare l'identificazione della provenienza dei suddetti veicoli e della merce ivi trasportata provento di furto e di rapina contro i carabinieri di Osimo e Ancona.

 

Tutti e nove i componenti della banda, benché attualmente reclusi in carcere, sono ancora oggetto di indagini connesse per altri ingenti fatti/reati ovvero furti commessi nella Val Musone e nella Vallesina con analogo modus operandi. A loro carico sono state redatte le proposte per l’irrogazione delle misure di prevenzione per il Foglio di Via per anni 3 dalla provincia di Ancona, inoltrate alla competente Questura di Ancona. Altresì, in collaborazione con la Compagnia di San Severo, saranno redatte le più gravi proposte di misure di prevenzione per la Sorveglianza Speciale di P.S. con obbligo di dimora nei luoghi di residenza, inoltrate al competente Tribunale di Foggia.   

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