Drogato sottoponeva la sua famiglia a continui maltrattamenti. Arrestato

A Camerano, nella giornata di ieri, i militari della locale Stazione hanno arrestato, in esecuzione dell’Ordine di Custodia Cautelare il pluripregiudicato tossicodipendente C. M., nato ad Ancona, Classe 1981, residente a Camerano, celibe, nullafacente, rintracciato nei pressi della propria abitazione. Il provvedimento scaturiva dalla scoperta di un grave disagio familiare, conseguente anche alla condizione di tossicodipendenza dell’uomo nonché da una serie di indagini di Polizia Giudiziaria effettuate per più reati commessi e reiterati con inaudita violenza a carico dell’arrestato ritenuto soggetto psicologicamente instabile e socialmente pericoloso nonché gravemente responsabile dei reati di: “Maltrattamenti in famiglia, Estorsione tentata continuata, atti persecutori e danneggiamento aggravato continuato”. L’uomo, quindi, è stato condotto nella Casa Circondariale di Ancona – Montacuto.

L’arrestato dovrà rispondere dei seguenti capi di imputazione:

a)  maltrattamenti aggravati ai propri familiari conviventi (padre e sorella), condotta consistita nel reiterare nei loro confronti minacce di morte, in più occasioni prospettate anche come ritorsioni in caso di omessa consegna del denaro, utilizzando anche un paio di forbici per minacciare, come avvenuto in data 29.12.2016, quando puntava delle forbici alla gola della sorella, alla quale poi afferrava e frantumava gli occhiali; nonché nel ricorrere a grida ripetute ed al reiterato danneggiamento dell’arredo di casa, per rafforzare lo stato di soggezione in cui i familiari, spaventati dalle sue reazioni, vivevano, terrorizzando, altresì l’intero condominio dell’abitazione familiare, i cui condomini costretti più volte a richiedere l’intervento della pattuglia dei carabinieri a cui esternavano le loro preoccupazioni e paure con richieste di provvedimenti immediati;

b) tentata estorsione continuata, perché con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, minacciava ripetutamente il padre e la sorella a consegnargli il denaro, consistite nel prospettare, in caso di rifiuto, ritorsioni violente, dai danneggiamenti all’arredo di casa, fino alla morte, anche con atti persecutori e minacce telefoniche pretendendo dai familiari la somma di denaro di € 2.000,00, rifiutata dai congiunti che chiedevano aiuto ai carabinieri;

c)   atti persecutori e minacce aggravate, perché con condotte reiterate minacciava e molestava i condomini e vicini di casa, prospettando ritorsioni in caso di denunce o nel proferire minacce di morte, ingiurie ed epiteti vari, quando li incontrava nello stabile o nei pressi. A tutto ciò si univano le molestie consistite in reiterate urla di giorno e di notte e nel danneggiamento dei beni comuni (cassette postali, portone di ingresso, reiteratamente preso a calci).

La gravissima condotta, iniziata dall’ultima decina di giorni di dicembre 2016 era attualmente in corso, ingenerando un forte stato d’ansia e di timore per l’incolumità dei familiari e dei condomini. Comportamento che veniva posto in essere anche alla presenza dei carabinieri, in particolare nelle date del 9 e 27 gennaio 2017, quando inveiva nei confronti dei militari operanti intervenuti per sedare una lite tra i familiari e che costava all’arrestato anche la denuncia per “Oltraggio a Pubblico Ufficiale – art.341 bis del C.P.”    

 

Nel contesto delle indagini, l’arrestato veniva altresì deferito in Stato di Libertà alla Procura della Repubblica per il reato di: “Danneggiamento aggravato continuato” poiché ritenuto responsabile dei danneggiamenti commessi in Camerano nella notte tra l’11 ed il 12 febbraio u.s., allorquando in preda ad una forte crisi di astinenza, senza alcun ritegno, danneggiava, distruggendoli, alcuni cassonetti per la raccolta dei rifiuti e dei medicinali scaduti, collocati in via Papa Giovanni XXIII e nr. 7 fioriere di proprietà del Comune, posizionate in Piazza Roma e che dovrà risarcire.

Il pluripregiudicato, veniva riconosciuto da alcuni testimoni e immortalato dal sistema di videosorveglianza comunale. Anche per tale fatto/reato veniva riconosciuta la pericolosità sociale dell’uomo.

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