Via delle Buche (già via S. Stefano)

src=http://www.radioerre.net/notizie/images/buche“Via delle Buche”, così l’hanno ribattezzata alcuni studenti che tutti i giorni per recarsi a scuola percorrono a piedi la strada piena di buche che porta allo storico edificio di S. Stefano, che solo in questi giorni in occasione della vista dei rappresentanti del FAI è stata accuratamente spazzata.

Si tratta di una delle viuzze più antiche della città, che fino agli ’30 dello scorso secolo era l’unica strada sia per raggiungere il vecchio monastero delle Suore del Sacro Cuore di Gesù di S. Stefano, che per arrivare alla sommità del Colle dell’Infinito. Da tempo l’edificio è stato adibito ad uso scolastico-culturale, infatti esso ospita l’Istituto di Istruzione Superiore Bonifazi, la Civica Scuola di Musica B. Gigli, il Centro Mondiale della Poesia e come abbiamo appreso dalla stampa presto potrà essere affittato anche da chi decide di sposarsi in una cornice speciale. 

Un andirivieni giornaliero molto sostenuto che inizia alle 7,00 del mattino e src=http://www.radioerre.net/notizie/images/buchespesso si conclude solo alle 24,00, un movimento di 500/600 studenti che due volte al giorno percorrono la via, ivi compresi anche i ragazzi diversamente abili, per i quali siffatte condizioni del manto stradale non agevolano certo il raggiungimento della scuola. Il medesimo luogo viene poi utilizzato anche in serata e di domenica sia per attività concertistica che per vari appuntamenti all’insegna della cultura e dell’arte, frequentato da persone prevalentemente adulte e anziane.

Qui c’è sempre stato anche un grande l’afflusso turistico, sostenutissimo fino a due anni fa oggi quasi azzerato, data la drastica riduzione sia delle presenze turistiche che delle gite scolastiche, un risultato ottenuto anche grazie ad alcune imprudenti dichiarazioni.

Molte altre strade sono nelle stesse condizioni, ma questa se pur piccola, per numero di buche detiene il primato, tanto che da diversi anni assomiglia più che a una via, a una groviera; ivi la mancanza totale di manutenzione ha permesso alla natura di formare un’opera d’arte moderna variamente composta da innumerevoli fosse di differenti forma e diametro che raggiungono anche 70 centimetri di larghezza e 10 di profondità e da innumerevoli toppe variopinte.

Da diversi anni residenti e cittadini hanno segnalato al comune il problema esistente; in consiglio comunale, in sede di bilancio, personalmente ho più volte sollevato il problema della grave situazione di questa via, tanto che i residenti, stanchi dell’inefficienza del comune, in data 11 novembre 2016 hanno presentato al sindaco una diffida senza aver ancora ottenuto nessun risultato.

Se per i giovani la presenza di queste voragini può essere un simpatico percorso ad ostacoli, per gli anziani è un percorso difficile e pericoloso, in quanto basta un po’ di disattenzione per cadere e farsi male, come già del resto avvenuto, specie di notte, anche perché ivi la pubblica illuminazione è soffusa, creata appositamente per ricreare le atmosfere leopardiane.

src=http://www.radioerre.net/notizie/images/bucheC’è da dire che spesso a tarda sera, anche in ore notturne, la via in questione è percorsa da un gruppetto di sportivi recanatesi che debbono leopardianamente “saltellare qua e là” per evitare le fosse, di cui fa parte anche il potente capogruppo del PD, il quale, pur esercitando una professione che gli consente di misurare a vista e al buio il percorso, non ha mai utilizzato la sua autorità per fare ciò che gli compete.

Questo circuito a ostacoli ci ricorda il famoso film “Il Federale” di Luciano Salce con Ugo Tognazzi in cui quest’ultimo, percorrendo con una moto sidecar una strada molto accidentata, prima di affrontare gli affossamenti li segnalava al suo prigioniero prof. Erminio Bonafè: “buca con acqua, buca senza acqua”.

Recanati 03-03-2017

                                                                              Antonio Baleani

                                      Consigliere comunale Movimento Civico Obiettivo Recanati

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