Aumento delle rette alla casa di riposo: il suo presidente Alfredo Moretti spiega il perchè

C’è molta amarezza nelle parole di Alfredo Moretti, attuale presidente della Fondazione Ircer, che si è visto costretto ad aumentare di circa 60 euro la retta mensile degli ospiti della casa protetta intitolata alla mamma di Beniamino Gigli. “E’ stato un atto doloroso per tutti noi del cda, dice, ma non potevamo più procrastinare la decisione. L’ultimo adeguamento è stato fatto nel 2011 e da allora c’è stato uno sforzo intenso per non pesare di più sulle tasche dei nostri ospiti ma oggi ci sono situazioni diverse che sono andate ad influire sul nostro budget finanziario facendo lievitare i costi.”

Facile per Moretti elencare i problemi affrontati: dalla vicenda della ristrutturazione della scuola Gigli, che ha visto comunque la Fondazione impegnata sia in un contenzioso con il geologo che con pareri di legittimità richiesti, all’aumento dei costi per i trasporti degli ospiti per le visite mediche, dalla riduzione della fornitura degli ausili per l’incontinenza, degli integratori alimentari e dei presidi medici all’adeguamento del servizio a tutta la normativa, compresa l’integrazione delle figure professionali. “Per ora ci fermiamo ad un aumento del 4,7 e io ci sto male già adesso. Se fossero stati evitati dei progetti, come il convivio o l’avvio degli orti sociali, si sarebbe potuto evitare l’aumento delle rette? Questo non lo so ma vado fiero di aver contribuito al progetto del Convivio che è stata un’esperienza positiva ed importante e che spero in qualche modo si possa rivedere. Lo stesso dicasi per gli orti sociali che reputo un progetto di alto spessore e di notevole importanza. In ambito regionale, comunque, siano i secondi più virtuosi: ci supera solo l’istituto Paolo Ricci di Civitanova che non si è trasformato, come noi, in fondazione privata ed è rimasto in collegamento con l’Asur e l’Amministrazione  comunale che gli versa un contributo mensile per ogni ospite indigente. Continuiamo, quindi, a restare fra i più risparmiosi della regione.”

Una scelta resa ancora più difficile dal clima che si è generato all’interno della struttura, specie dopo la dura lettera di critica scritta da alcuni familiari. “Mi ha rattristato aver visto farsi avanti fantasiosi personaggi che non dovrebbero avere alcun riscontro, una lettera scritta da persone che rappresentano il nulla. Non hanno neanche avuto il coraggio di mettere il nome: rappresentano i familiari di chi? Nell’ottobre del 2016 abbiamo sottoposto ai nostri ospiti e ai loro familiari un questionario: su 75 ospiti in 57 hanno risposto e di questi solo  3 denunciavano qualcosa che a loro non piaceva. Questo mi fa pensare che ci sia qualcuno che rema contro, che ha voglia di mettere zizzania a vantaggio di chi non lo so. Non sono stati mai eletti e non sono rappresentativi di nulla, non vogliono bene alla struttura.”

Diverso l’atteggiamento nei confronti del Sindaco Pensionati che ugualmente ha criticato la scelta dell’aumento della retta. “Ho preso con interesse la nota del sindacato pensionati e noi ci confronteremo con tutta serenità con loro.”

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