Il Centro Mondiale della Poesia si prepara all’assemblea dei soci, fissata per il 25 marzo prossimo, per l’approvazione delle modifiche statutarie e la sostituzione del presidente dimissionario, Luciano Scala, che ha lasciato la guida dell’ente di cultura il 28 febbraio scorso dopo più di 4 anni di mandato. E’ una data importante perché l’assemblea dovrà approvare la riduzione dei componenti del cda, da sette a cinque, con l’entrata, per la prima volta, di un rappresentante del Comune di Recanati.
Sino al giorno dell’assemblea il reggente del Cmp, in sostituzione di Scala, sarà Alberto Folin, Professore universitario all’Università Sor Orsola Benincasa di Napoli. Fatti tutti questi adempimenti da parte dell’assemblea del Cmp si affronteranno gli impegni per il futuro, uno di questi è il recente accordo con il Fai per la sistemazione e rivalutazione del Colle dell’Infinito, approvato dal cda proprio nella seduta del 28 febbraio scorso.
Le dimissioni di Scala non sono, però, prive di spunti polemici. Nella lettera l’ex presidente parla di un ciclo che si conclude naturalmente dopo aver portato a termine nel settembre scorso l’obiettivo conferito dal cda nel 2012 di “sanare i rapporti con il Comune di Recanati”. Ma subito dopo confessa che “c’è stata un’accelerazione nella volontà di uscire dal CMP a causa di una serie di eventi che si sono verificati proprio a partire dal settembre 2016 e che hanno evidenziato, in un crescendo rossiniano, un processo di costante delegittimazione della sua figura.”
A pesare sarebbero state le critiche che il presidente del Centro Nazionale di Studi Leopardiani (CNSL), insieme al vice presidente del CMP, gli avrebbero rivolto da quando espresse la sua opinione “sulla anomalia di certi rapporti tra CNSL e CMP, che si sono determinati nel triennio 2009-2011, senza entrare nel merito di quanto accaduto ancor prima.” Ora il Centro Mondiale guarda avanti sulla base proprio dell’importante accordo raggiunto con il Comune che prevede, fra l’altro, l’erogazione di un contributo annuo di 30 mila euro per cinque anni. La prima annualità è stata già liquidata ed ha permesso di pagare 9.000 euro all’Astea servizi per canoni arretrati, di liquidare 16.000 al Cnsl per il pagamento del personale, che condivide in comune con il Cmp, e di utilizzare i restanti 5.000 euro per alcune attività.
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