CONCORSO IN REGIONE CONTESTATO DAI 5 STELLE- IL TAR ANNULLA LE NOMINE DI 13 DIRIGENTI

C’è una notizia, di non poca importanza, che non è comparsa nelle rassegne stampa locali perché i fatti sono avvenuti ad Ancona. Si tratta però di fatti riguardanti la Regione Marche, motivo per cui siamo tutti coinvolti, anche noi recanatesi.
Fin dal novembre del 2013, il M5S aveva segnalato la illegittimità della procedura concorsuale tendente a stabilizzare 13 dirigenti “precari” in Regione Marche. Si arrivò anche a chiedere a Ceriscioli la revoca del bando in autotutela e , nonostante sollecitato, il Presidente si rifiutò di inoltrare alla Corte dei Conti un apposito quesito relativo alla legittimità di quel bando di concorso che non solo è  incostituzionale, ma anche in contrasto con le disposizioni della legge di stabilità.
Pensato e scritto coi piedi, il bando, ora giudicato illegittimo anche per illogicità dal TAR, era evidentemente finalizzato esclusivamente a “sanare” alcune posizioni di dirigenti “precari”. Quasi tutti gli “interinali” infatti, sono stati “promossi” sia pure con risultati davvero modesti, visto che quasi nessuno ha superato il minimo della votazione sia negli scritti che nelle prove orali.

La sentenza dal TAR – pubblicata il 21 marzo- che ha annullato le nomine dei 12 dirigenti precari da anni miracolati da una procedura concorsuale farlocca, è immediatamente esecutiva e dunque gli atti successivi al 21/03, eventualmente adottati dai dirigenti decaduti, sarebbero nulli.

Eppure i dirigenti in questione – alcuni almeno – stanno continuando ad operare e a FIRMARE atti come nulla fosse; certamente sono autorizzati dai vertici dell'ente.

Il fatto che la Regione Marche non ottemperi ad una sentenza del TAR, oltre a configurare un possibile abuso d'ufficio, è un comportamento politicamente inaccettabile: a seguito della sentenza che sancisce l'irregolarità della procedura, la Regione non può e non deve fare finta di nulla. L'unica procedura corretta da adottare, in attesa delle determinazioni del Consiglio di Stato, sarebbe declassare i dirigenti decaduti (stipendio compreso) ed affidare le loro competenze, ad interim, ad altri dirigenti regionali (che in tutto sono 65).

Ma alla Giunta Ceriscioli il contenuto della Sentenza del TAR non interessa, e però dovrebbe interessare voi, perché se la sanità è gestita da questi personaggi qui, messi alla Regione per AMICIZIA, non stupitevi poi se gli ospedali pubblici vengono chiusi. Se le emergenze post terremoto sono lasciate in mano agli AMICI anziché a persone competenti, non meravigliatevi se poi a distanza di mesi gli sfollati sono ancora tali e trattati come pacchi. In una regione colpita duramente da un sisma disastroso la scelta del capo della Protezione Civile è caduta, infatti, su quello che è stato dirigente (ad interim) fino a ieri,  della Posizione di funzione Cave e miniere. Capito cosa sta succedendo? Qualcuno ha niente da dire in proposito?

 

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