Franco Uncini: ho una pistola in casa perchè voglio difendere la mia famiglia dai malviventi

All’indomani della rapina a casa dell'imprenditore civitanovese Daniele Centioni, a cui i banditi hanno sparato colpendolo alla nuca tanto che è stato operato nella notte a Torrette e resta in prognosi riservata, il pensiero corre all’episodio, per fortuna senza conseguenze, che il 14 novembre del 2011 vide come protagonista, purtroppo, la famiglia del centauro recanatese Franco Uncini.

Allora cinque uomini con il volto travisato costrinsero la figlia Veronica ad aprire la porta di casa e solo la prontezza dei suoi genitori permise di chiamare subito le forze dell’ordine e di mettere in fuga i ladri.

Oggi come allora Uncini ribadisce che il cittadino non si sente sicuro, che “abbiamo assolutamente bisogno di più vigilanza e controlli” e che il problema è anche quello che troppo spesso i malviventi escono di galera troppo presto e continuano, così, a delinquere.

Lui, all’indomani di quel tragico evento confessa che la prima cosa di cui si è preoccupato è di non farli entrare in casa, istallando un sofisticatissimo impianto d’allarme, e poi si è armato: “mi sono procurato una pistola che mi fa stare più tranquillo” perché è assolutamente convinto che bisogna reagire quando c’è bisogno di difendere la famiglia o se stessi.

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