Fioccano in questi giorni le ordinanze a firma del comandante della Polizia Municipale per le violazioni commesse al Regolamento per la Gestione dei Rifiuti Urbani e assimilati approvato nel 2010. Generalmente si tratta di infrazioni minime scovate o grazie all’aiuto delle telecamere dislocate in vari punti della città o per le segnalazioni degli addetti ai lavori: ad essere contestato è o l’aver conferito il sacchetto nei giorni o in orari sbagliati o errori grossolani nello smaltimento dei rifiuti con il conferimento di prodotti sbagliati nei sacchetti blu, gialli o della carta.
La multa è generalmente una piccola cifra, ma significativa a testimonianza della particolare attenzione posta dall’Amministrazione Comunale al corretto smaltimento dei rifiuti da parte dei residenti, specie dopo il dicembre 2013 quando su tutto il territorio comunale è stato introdotto il servizio di raccolta “Porta a Porta” con sacchetti identificati con microchip. Sono violazioni che risalgo agli anni passati, per lo più 2015 e 2016: gli utenti indisciplinati, però, non hanno provveduto a pagare la multa loro contestata e oggi si vedono raggiungere da un’ingiunzione di pagamento a cui far fronte entro pochi giorni. Qualcuno a suo tempo aveva anche presentato scritti difensivi a suo favore: motivazioni, però, che non sono state ritenute fondate tanto che, appunto, si arriva all’ingiunzione di pagamento. Le multe si aggirano sui 50 euro a cui generalmente si aggiungono le spese di una o più notifiche.
Ma queste non riguardano solo i rifiuti ma anche una cattiva custodia degli animali da affezione soprattutto cani. Alcune multe sono scattate nei confronti di padroni di cani che sono stati sopresi a non raccogliere le deiezioni dei propri animali o perché sopresi a girovagare per la città senza essere tenuti a guinzaglio, come l’ordinanza sindacale prevede.
Ritornando ai rifiuti, la Tari per il 2017 frutterà al bilancio comunale la bella cifra di 2.474.906 euro al netto della tassa provinciale per l’esercizio delle funzioni ambientali e di ogni altro balzello previsto. Storicamente su questa cifra c’è da considerare almeno un 4% di non riscosso: è il cosiddetto zoccolo duro di evasione dovuta, il più delle volte, a condizioni di indigenza estrema di diverse famiglie.
Intanto veleggia a percentuali particolarmente buone la raccolta differenziata in città: l’ultimo dato registrato è quello del mese di marzo dove Recanati ha raggiunto l’80,01% tenendo conto che la media mensile dei Comuni serviti dal Cosmari è di 73,48%.
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