Appuntamento con l'Arte 22 maggio 2017 – Fabio Strinati, poeta, scrittore, aforista, pianista e compositore, è qui a Radioerre per presentare uno dei suoi ultimi lavori, un poemetto dal titolo Dal proprio nido alla vita ispirato a un romanzo di Gordiano Lupi, “Miracolo a Piombino”, presentato anche al Premio Strega. Il libro tascabile ha una copertina molto intrigante che rappresenta uno squarcio panoramico di un paese (probabilmente Esanatglia, dove vive), visto dall'alto di una finestra, trasformata in display fotografico grazie ad un graffito sul muro. "Ho sempre desiderato essere una rondine" scrive Fabio, per la forza e la resistenza che mette durante i suoi viaggi. La rondine è simbolo di migrazione, ma anche di attaccamento alla famiglia, a quel nido da cui prima o poi ci si allonatna.
E poi ancora:
La rondine, è il polline del cielo, è musica sinfonica
nell’infinito oltre la linea dell’orizzonte.
Sono versi che evocano Leopardi, uno dei suoi poeti preferiti.
Fabio Strinati nasce a San Severino Marche il 19/01/1983 e vive ad Esanatoglia, un paesino della provincia di Macerata nelle Marche. Molto importante per la sua formazione, l'incontro con il pianista Fabrizio Ottaviucci. Ottaviucci è conosciuto soprattutto per la sua attività di interprete della musica contemporanea, per le sue prestigiose e durature collaborazioni con maestri del calibro di Markus Stockhausen e Stefano Scodanibbio, per le sue interpretazioni di Scelsi, Stockhausen, Cage, Riley e molti altri ancora. Partecipa a diverse edizioni di "Itinerari D'Ascolto", manifestazione di musica contemporanea organizzata da Fabrizio Ottaviucci, come interprete e compositore, e prende parte a numerosi festival e manifestazioni musicali. Fabio Strinati inizia nel 2014 a dedicarsi anche alla scrittura, e in maniera continuativa. Nell'ottobre del 2014 pubblica il suo primo libro di poesie dal titolo " Pensieri nello scrigno. Nelle spighe di grano è il ritmo". Raccolta di poesie pubblicata con la Casa Editrice ed Associazione Culturale Il Foglio Letterario, che ha, come suo direttore, lo scrittore italiano Gordiano Lupi. Il libro è stato interpretato dall’attrice Maria Rosaria Omaggio in uno spettacolo al Teatro Lo Spazio di Roma nell’agosto del 2015. Nel mese di novembre del 2015, esce il suo secondo libro di poesia, dal titolo “ Un’allodola ai bordi del pozzo” pubblicato sempre con Il Foglio Letterario. Il libro si è aggiudicato alcuni premi nazionali ed internazionali, come ad esempio: 2° classificato al Premio Nazionale Scriviamo Insieme. Finalista al Premio Artistico Internazionale Michelangelo Buonarroti. Strinati è presente in diverse riviste ed antologie letterarie. Da ricordare Il Segnale, rivista letteraria fondata a Milano dal poeta Lelio Scanavini. La rivista culturale Odissea, diretta da Angelo Gaccione. Il giornale indipendente della letteratura e della cultura nazionale ed internazionale Contemporary Literary Horizon. La rivista di scrittura d’arte Pioggia Obliqua. Inoltre si è aggiudicato anche diversi Premi.
Da ricordare : 1° classificato al 23° Concorso artistico Internazionale Caro Amico Rom. Prestigioso concorso organizzato da Santino Spinelli ( Musicista, compositore e insegnante italiano )
Premio Gruppo Euromobil Undier 30 per la poesia, in occasione della manifestazione poetica FluSSiDiverSi. In questa occasione Strinati viene a contatto con grandi nomi della poesia sia italiani che stranieri. Da ricordare: Flavio Ermini, Fabio Franzin, Rosana Crispim Da Costa, Paul Polansky e soprattutto Ljerka Car Matutinovic, poetessa, scrittrice e traduttrice croata che tradurrà nella sua lingua alcune poesie del primo libro di Fabio Strinati “ Pensieri nello scrigno. Nelle spighe di grano è il ritmo.
1° classificato al Premio Nazionale Sorella Africa.
Vince il Poetry Slam di Poeti di Periferie ad Ischitelle Nel Gargano, manifestazione poetica e culturale fondata ed organizzata da Vincenzo Luciani e Manuel Choen.
Nel 2017 pubblica con Il Foglio Letterario il suo quarto libro di poesia dal titolo “ Al di sopra di un uomo. “
Sempre nel 2017 pubblica il suo quinto libro di poesia dal titolo “ Periodo di transizione “, tradotto in lingua rumena da Daniel Dragomirescu con prefazione di Michela Zanarella.
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