Bullismo e cyberbullismo. che fare?

Nell'anno scolastico 2016/2017, nelle classi seconde e terze della scuola secondaria di primo grado dell'Istituto Comprensivo E.Medi di Porto Recanati, è stato realizzato un Progetto intitolato "Attiva l'amicizia, spegni il Cyberbullismo" mirato a prevenire e contrastare il bullismo online tra i giovani e altre forme di sopraffazione fra coetanei. Il progetto ideato dalla Psicologa Dott.ssa Ludovica Cesari è stato subito condiviso e fatto proprio dall'Associazione SA.SO. – Salute e Solidarietà, che ha patrocinato l'iniziativa insieme all'Amministrazione Comunale, la Scuola "E. Medi" e l'Associazione "Ragazzi in Rete" presieduta dall'Analista Forense Dott. Luca Russo. Alla realizzazione del Progetto hanno collaborato un'equipe di psicologi e psicopedagogisti costituita da Marconi Valentina, Borromei Emanuele, Filippetti Gloria e Cesari Ludovica in veste anche di coordinatrice, che hanno condotto 18 laboratori di classe intrattenendo in attività didattica oltre 300 studenti (4 ore di attività per ognuna delle 9 classi).

I laboratori sono stati preceduti da un sondaggio conoscitivo (questionario) sul possesso e sull'utilizzo di telefono cellulare, tablet o altri strumenti per navigare in Internet. Fra gli intervistati la quasi totalità possiede un cellulare e il 18% ha la possibilità di accedere ad Internet fuori casa. Il 17% ha dichiarato di aver subito prepotenze on line nell'ultimo anno. Di questi, il 33% ne ha parlato con il genitore e il 23% con l'insegnante, mentre il 47% si è limitato a parlarne con un amico.

I dati nazionali indicano che il fenomeno riguarda migliaia di adolescenti e le loro famiglie, e che ne è colpito circa 1 giovane su 10, prevalentemente femmine.

 

I giovanissimi italiani riferiscono di trascorrere in Rete tra le 5 e le 10 ore al giorno (e dichiarano di non riuscire a staccarsi da smartphone e social): 1 su 4 è sempre online, e 1 su 5 risponde ai messaggi anche di notte. 

Molti genitori sono spaventati dalla reale difficoltà di non riuscire ad adoperare un sufficiente controllo-monitoraggio delle attività online tale da prevenire dei comportamenti che possono degenerare e rappresentare un pericolo con ricadute sulla salute intesa come il poter sta bene con sé stessi, con gli altri e con l'ambiente. Spesso non sono adeguatamente informati sul mondo Internet e sulle circostanze che possono arrivare a costituire delle vere e proprie minacce alla propria privacy, alla propria immagine e alla propria dignità. Conoscere i rischi sociali, legali e della salute rispetto al fenomeno del Cyberbullismo in particolare, è ciò che abbiamo raccolto come bisogno dei genitori, degli adulti che lavorano con gli adolescenti, dei ragazzi stessi e della comunità.

Per questi motivi, le attività di laboratorio sono state anticipate e seguite da più incontri informativi/formativi condotti dall'Analista Forense Luca Russo che ha illustrato ai giovani e a ai loro genitori le implicanze di rischio in termini di privacy o di condotte penalmente punibili che si corrono nell'utilizzo di social network e di applicazioni dei cellulari collegati alla Rete Internet, oltre alle conseguenze del bullismo "classico" messe a confronto con quelle del Cyberbullismo ovvero la sua evoluzione tecnologica. A completamento del Progetto "Attiva l'amicizia, spegni il Cyberbullismo", oggi, a cura di Vecchi Romano, Cesari Ludovica e Marconi Valentina, professionisti SA.SO. viene pubblicato un Vademecum teorico-pratico intitolato "Bullismo e Cyberbullismo: che fare?" diretto a ragazzi, genitori ed educatori, studiato a modo di manuale sociale di prevenzione e recupero. Speriamo che sia uno strumento utile ed efficace per la crescita serena di molti giovani.

 

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