Come spendere il milione di euro per il risanamento del Colle dell’Infinito

Al via i lavori per l’intervento di recupero e riqualificazione del Parco “Colle dell’Infinito”. A sovrintendere il progetto sarà il Fai (Fondo Ambiente Italia) attraverso il suo consulente, l’arch. Pejrone, uno dei massimi esperti di giardini e parchi che ha lavorato in tutto il mondo. Sarà lui a progettare la sistemazione del Parco e a dare indicazioni all'Università Politecnica delle Marche per la rigenerazione di tutto il parco.

Mentre è stata già affidata alla DEA (Distribuzione  Elettrica  Adriatica) la riqualificazione  dell'impianto  di illuminazione  per un importo di 270 mila euro, il dirigente dell’Ufficio tecnico ha avviato i primi contratti di collaborazione con diversi professionisti per tutte le verifiche tecnico-geologiche prima di mettere mano alle zappe e alle vanghe per riportare allo splendore di un tempo il monte Tabor, più conosciuto come Colle dell’Infinito, e il vecchio orto delle suore del vicino convento di Santo Stefano, oggi adibito a sede del Centro Mondiale della Poesia, della Civica scuola di musica “B. Gigli” e dell’Istituto Tecnico professionale.

Lo svolgimento del servizio tecnico per la direzione dei lavori del 1° Lotto è stata affidato all’agronomo Maurizio Bianchelli e alla C.Re.Ha Nature Società Cooperativa, Spin Off dell’Università Politecnica delle Marche. Il primo ha offerto di eseguire la prestazione per l’importo complessivo di poco meno di 5 mila euro mentre per la cooperativa è stata stanziata la cifra di 7.170 euro.

Il servizio tecnico per la redazione dell’indagine geologica preliminare e definitiva e del servizio di prospezione geognostica sono stati affidati rispettivamente ad Andrea Paoletti di Monte San Giusto (compenso di circa 5.000 euro) e alla Ditta Strati Indagini Geognostiche di Raffaele Achilli & C. S.A.S., che ha offerto di eseguire la prestazione per l’importo complessivo di 6.100 euro.

Ancora è stato necessario provvedere all’affidamento del servizio tecnico per la redazione della verifica preliminare dell’interesse archeologico dell’area e di quello per l’assistenza agli scavi per un ammontare presuntivo di 30 ore. Ci penserà la Cooperativa Archeolab di Macerata che ha offerto di redigere la verifica preliminare dell’interesse archeologico per l’importo complessivo di poco meno di 2.300 euro compresa l’assistenza agli scavi.  

I rilievi topografici e architettonici dell’area, infine, sono stati affidati al Geom. Simone Patrizietti di Recanati –Studio Tecnico Associato Patrizietti & Merelli, che ha offerto di eseguire la prestazione per l’importo complessivo di 7.649 euro. 

 

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