Depositata in comune, a Loreto, una mozione della Lista Civica "Loreto Libera" avente ad oggetto "Ditta con emissioni da lavorazioni di inerti e depositi a cielo aperto di materiale granulometrico e bituminoso. Accertamenti ambientali per la tutela della salute dei cittadini di Loreto e del vicino comune di Porto Recanati".
La mozione scaturisce dal fatto che molti residenti di questa vasta area nutrono forti preoccupazioni per la loro salute e percepiscono spesso odori forti e dolciastri anche nelle ore notturne. Tutto ciò potrebbe essere riconducibile alla attività di un impianto per l'essiccazione e la miscelazione degli inerti col bitume? Da depositi a cielo aperto di inerti vergini macinati di varie granulometrie? Di depositi di conglomerato bituminoso di recupero e da un deposito di bitume contenuto in cisterne cilindriche e da cicli produttivi che utilizzano oli ed idrocarburi ad elevate temperature che sviluppano polveri emesse poi anche nell'atmosfera? Una ditta insalubre di Prima Classe?
Tutti interrogativi da portare in discussione in consiglio comunale e che sono state oggetto anche di una vecchia interrogazione regionale che, evidenzia Loreto Libera, fu presentata fine marzo 2015, cioè a pochi giorni dalla scadenza della IX Legislatura, e quindi con "zero possibilità" di inserimento all'ordine del giorno del Consiglio Regionale (poiché si passava in seduta di amministrazione "ordinaria"). Con questa interrogazione si chiedeva al Presidente della Giunta Regionale e al competente assessore all'ambiente di: "conoscere quali iniziative si intede intraprendere per controllare se e quando sono stati fatti tutti i rilievi necessari per controllare che le emissioni in atmosfera siano a norma di legge al fine di tutelare la salute degli abitanti della zona e dei dipendenti che operano nella suddetta ditta e qualora non siano stati fatti in che modo intende procedere celermente per rispondere alle preoccupazioni dei cittadini". Da quella data – prosegue Loreto Libera – a tutt'oggi nessuna risposta poiché l'interrogazione fu formulata non "a risposta scritta" (quindi potrebbe aver avuto risposta cartacea o per e-mail) bensì a "risposta orale urgente" che, considerata la tempistica del regolamento regionale, non poteva avere conclusioni di sorta. Nella medesima interrogazione si evidenziava l'esistenza di una Valutazione di Impatto Ambientale di tipo "scarno e assolutamente carente nella parte relativa alle emissioni in atmosfera e ricadute, nonché impatti cumulativi con altre attività limitrofe".
Oggi con questa mozione la lista civica di Loreto Libera, composta da Cristina Castellani e Gianluca Castagnani, riporta sul tavolo delle problematiche ambientali la questione in oggetto. Da tali lavorazioni, si legge nella mozione, si emettono, presumibilmente, Idrocarburi Policiclici Aromatici, Polveri, Ossidi di Azoto e Zolfo.
Nell'atto depositato da Loreto Libera si chiede al Sindaco di Loreto e all'intera Giunta Comunale, innanzitutto di formulare richiesta all'Arpam di una campagna di monitoraggio in continuo, per diversi periodi e nell'arco delle 24 ore, delle emissioni in aria-ambiente di polveri, IPA, e altre sostanze nella zona. Poi di illustrare in Consiglio Comunale quale e quanta documentazione possiede l'Ufficio Tecnico Comunale in merito a tutte le autorizzazioni e ai pareri formulati aventi ad oggetto queste attività relative a conglomerati bituminosi.
L'impegno di Loreto Libera sulla tutela della salute dei cittadini e dell'ambiente viene portato avanti sin dall'inizio del suo insediamento e, considerati le facoltà di attività ispettiva dei consiglieri, si chiede chiarezza e trasparenza in merito; nella mozione difatti si chiede inoltre di evidenziare eventuali carenze in merito a dati su emissioni in aria e nel suolo, di riferire sulle autorizzazioni urbanistiche ed ambientali con relativa classificazione di salubrità/insalubrità dell'Industria in oggetto e se ci sono procedimenti di rinnovo autorizzazioni o di ampliamento attività, oltre che di deliberare l'istituzione di un Tavolo Tecnico sulla questione.
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