Inaugurato questo pomeriggio, il restauro di quelle che erano un tempo le scuderie e l’abitazione del cocchiere della nobile famiglia nelle cui umili stanze ha abitato e trovato la morte Teresa Fattorini, la “Silvia” della famosa lirica di Giacomo Leopardi. Il conte Vanni Leopardi ha fatto da padrone di casa accompagnando gli ospiti nelle vecchie cantine dove si è svolta la cerimonia di presentazione del restauro illustrato dall’ingegnere Stefano Donati che, insieme ai suoi collaboratori e agli operai, hanno cercato di compenetrare – ha detto – l’animo di questo immobile per capirne sino in fondo la sua bellezza e come intervenire. Ha chiuso l’intervento tirando fuori dalla tasca della giacca una lettera recapitata proprio il giorno prima alle poste di Recanati da Amburgo, spedita da un cittadino tedesco e indirizzata a Teresa Fattorini in omaggio all’emozione che ha vissuto facendo visita a Recanati. Saluti da parte del sindaco Francesco Fiordomo, del sottosegretario al Ministero ai Beni culturali Ilaria Borletti Buitoni e di Alessandra Stipa Alesiani del Fai regionale. La conclusione è stata affidata a Fabiana Cacciapuoti che ha parlato di Silvia e della famoso lirica leopardiana tanto amata dai giovani. A seguire, prima del taglio del nastro e della visita della casa restaurata un concerto del pianista Lorenzo Di Bella.
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