di Nikla Cingolani
Inaugurata sabato 15 luglio la mostra di Mirò “Le lézard aux plumes d’or” negli spazi dedicati all’arte moderna e contemporanea del Museo Villa Colloredo Mels di Recanati. Fino al 1 ottobre 2017 si potrà ammirare la serie “Le lezard aux plumes d’or”, realizzata dall'artista catalano nel 1971. Le litografie a colori rappresentano la fusione compiuta tra immagine e testo poetico, in una equilibrata coesistenza di grafismo e immagini. L’attività di illustratore ha sempre rappresentato un momento fondamentale nel percorso artistico di Joan Miró, facendone un protagonista assoluto della storia del libro d’artista.
Durante la presentazione presso la terrazza adiacente al museo, il Sindaco Francesco Fiordomo ha rimarcato l’impegno di Sistema Museo nella realizzazione del progetto sperimentale della gestione pubblico-privato, a livello organico, unico in Italia, anticipando i festeggiamenti del 2018-19 per il bicentenario del canto L’Infinito, con la richiesta a Visso dei manoscritti leopardiani.
“Recanati ha ben titolo per poter ricevere l’attenzione necessaria della Regione” ha affermato Luca Marconi, rappresentante della Regione Marche, ricordando Recanati Capitale Italiana della Cultura come una città che porta con sé due tipi d’inquietudine; quella negativa del terremoto e nello stesso tempo positiva perché le persone, nonostante questa terribile ferita, vanno verso nuovi obiettivi.
Il vice presidente di Sistema Museo si aspetta che il progetto sia un contributo per innescare un moto positivo e restituire alla città ciò che merita. “L’amministrazione è molto esigente e stimola a far sempre meglio” ha commentato.
L’assessore alle culture Rita Soccio non ha nascosto la sua grande gioia per aver compiuto un passo molto importante perché con questa mostra, finalmente, l’arte moderna e contemporanea non è più la Cenerentola della Poesia e del Canto. “Per Recanati vogliamo un piccolo Rinascimento e ci stiamo riuscendo”.
Dopo gli interventi di Antonio Perticarini e il responsabile di Sistema Museo Silvano Straccini, è stata la volta della storica Viviana Tessitore che ha infine spiegato l’ars pingendi di Mirò come un Sogno Poetico. “E’ così che battezzerei la mostra, un sogno poetico compiuto dall’artista in età avanzata” Mirò, il surrealista per eccellenza secondo il padre di quel movimento, André Breton, l’amico di Picasso e di Hemingway, il frequentatore del dadaista Tristan Tzara, ha sempre collaborato con i grandi poeti del ‘900. “Mirò è diventato il poeta di se stesso; affonda e poi riaffiora con arabeschi, linee, volute e ritroverà la bella calligrafia nella baraonda cromatica”.
Durante il periodo espositivo sono previsti progetti didattici per le famiglie ed eventi collaterali con offerte rivolte al turismo scolastico mirate a far conoscere la vita di Mirò. All’interno del museo è stato creato uno spazio extra mostra dove, su una superficie nera, chiunque può liberare la sua fantasia e lasciare un segno con il gesso bianco, mentre sulla restante banda bianca i bambini lavoreranno, durante i laboratori, con la cera nera.
La stimolante mostra, promossa dal Comune di Recanati e organizzata dalla società Sistema Museo, è il primo evento espositivo del nuovo progetto Infinito Recanati, che fa leva sulla sua forte identità legata all’arte, alla poesia e alla musica della città. Infinito Recanati ha previsto la creazione di un circuito uniforme tra le risorse culturali, museali e turistiche per promuovere non la singola realtà museale o collezione ma il patrimonio culturale nel suo complesso, come unico museo diffuso da percorrere e scoprire. (continua galleria foto)
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