Tra due anni sarà trascorso mezzo secolo dalla scomparsa del nostro grande concittadino statista Giacomo Brodolini, la cui opera sociale e politica rimarrà nella storia italiana come una pietra miliare per il riconoscimento dei diritti dei lavoratori e dei più deboli. Da Ministro del Lavoro e della Previdenza sociale, a lui è dovuta non soltanto la promozione della legge 300 del 1970, conosciuta come lo “Statuto dei lavoratori”, ma un insieme di leggi, quali la pensione sociale per le persone sociale agli ultrasessantacinquenni sprovviste di reddito, la riforma del sistema pensionistico, il superamento delle cosiddette gabbie salariali ed altri interventi legislativi che a questi facevano corona e che consentirono al nostro paese di ridurre considerevolmente la distanza che lo separava dai paesi più avanzati dell’Europa Occidentale. Giacomo Brodolini fu un grande Riformista che il 22 giugno del 1969, quando era ancora Ministro del Lavoro in occasione del dibattito parlamentare per l'approvazione della legge 300 (cioè lo statuto dei lavoratori che porta il suo nome), ebbe a pronunciare la famosa frase: "Da una sola parte sola, dalla parte dei lavoratori". Egli fu il Ministro che il Presidente della Repubblica Saragat insignì della medaglia d’oro al valore civile per lo spirito di sacrificio che egli mostrò fino all’ultimo momento. Un uomo che amava definirsi non come “ministro socialista, ma come socialista ministro”; nel mondo attuale, caratterizzato da flessibilità, mobilità e precariato, egli sarebbe stato sicuramente un grande innovatore in grado di cogliere il notevole cambiamento in atto tenendo sempre presente la dignità del lavoro e dei lavoratori. Forse a causa della diversità del momento storico data dalla globalizzazione, oggi purtroppo i ministri del lavoro vengono reclutati dal mondo delle imprese e delle cooperative, quindi non sempre essi riescono ad entrare in sintonia con i lavoratori. Sabato 22 luglio alle ore 11,00 alla presenza dei familiari, dei cittadini e di tanti altri provenienti da ogni parte della regione, ci ritroveremo al civico cimitero per deporre un mazzo di fiori sulla sua tomba. Oltre a ricordare un altro importante Giacomo recanatese per tanti amici detto “Ninetto”, il nostro pensiero sarà rivolto ad altri grandi uomini socialisti recanatesi che hanno contribuito alla storia gloriosa del socialismo italiano come Nicola Badaloni (1854-1945), Mariano Luigi Patrizi (1866-1935), Elio Capodaglio (1923-2012) per onorare anche la loro memoria.
Antonio Baleani
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