Ex giallo rossi alla riscossa, dalla Recanatese ai prof per Mordini, Murano e Palmieri

Da Mordini con il Cesena a Murano con il Trapani, diversi gli ex Recanatese che hanno spiccato il volo verso il professionismo. Dalla maglia giallo rossa in serie D a quelle della serie C e addirittura della serie B. Un bel salto per alcuni giocatori che nelle ultime stagioni hanno transitato all'ombra del colle ed oggi si preparano ad una annata da protagonisti in palcoscenici ben piu' importanti. Il caso piu' recente è quello di Davide Mordini, il talento nato nelle giovanili del Porto Recanati e ingaggiato dalla Recanatese nella passata stagione. Malgrado una annata nera terminata con la retrocessione, l'esterno classe 96 è stata una delle poche note liete. Giunto a Recanati grazie all'allenatore Matteo Possanzini, che lo aveva visto crescere nel vivaio arancione, era chiaro che la sua permanenza in giallo rosso sarebbe stata solo di passaggio. Per farsi le ossa, come direbbero i vecchi calciofili. Per lui 27 presenze e anche 3 gol che gli hanno permesso di crescere dopo la stagione poco positiva al Santarcangelo in Lega Pro con la quale aveva incamerato solo 8 gettoni. Ora il Cesena, che a suo tempo lo aveva messo sotto contratto prelevandolo dal Porto Recanati e facendolo crescere nel proprio settore giovanile, ha deciso di dargli la grande opportunità di giocare in serie B. Positive le sue prime uscite con la casacca bianco nera come testimonia la performance in Tim Cup contro la Samb, contro la quale si è procurato il calcio di rigore dell'1 a 0 dopo una delle sue sgroppate sulla fascia. Altro ex giallo rosso in gran spolvero è Jacopo Murano. Che fosse di un altro pianeta si erano accorti in molti tanto che a suon di gol, assist e belle giocate trascinò la Recanatese al punto piu' alto mai raggiunto in serie D. Per lui, due stagioni fa, 16 presenze e 9 gol nel solo girone di ritorno. Nella scorsa stagione al Savona è stato il cannoniere del torneo di serie D con 26 gol in 33 partite. Un vero e proprio exploit che non è passato inosservato a vari club di categoria superiore quale la Spal, fresca di promozione in serie A. Questa estate l'ingaggio e il prestito al Trapani in serie C, dove si è messo subito in mostra nelle prime gare ufficiali. Tripletta alla Paganese nel primo turno di tim cup, gol in zona Cesarini allo stadio Liberati di Terni che ha consentito ai siciliani di battere la Ternana e prenotare il terzo turno allo stadio Olimpico di Torino contro i granata. Giocherà nella prossima serie C anche Federico Palmieri con la maglia del Santarcangelo. Il classe 95 cresciuto nella juniores della Recanatese e poi promosso in prima squadra dove in 2 stagioni ha totalizzato 43 presenze e 14 gol, nella scorsa stagione è stato in forza alla Maceratese. Per lui, con la casacca bianco rossa, 27 gettoni e 3 gol tutti decisivi ai fini del risultato. Palmieri, che ha mosso i primi passi all'Appignanese Calcio, dopo essersi messo in mostra alla Recanatese a suon di gol e assist, era stato prelevato dal Carpi dove ha giocato nella squadra primavera e collezionato 1 presenza in serie B. Ora è ritornato al Santarcangelo dove aveva militato anche nella stagione 2015 2016 senza troppa fortuna con sole 10 presenze. L'esperienza maturata alla Maceratese dovrebbe consentirgli un posto da titolare inamovibile. In Coppa, domenica scorsa contro il Ravenna, è stato schierato sin dal primo minuto. In serie C, con la maglia della Fermana, ci saranno altri due ex giallo rossi, il difensore Marco Comotto e il centrocampista Andrea D'Angelo che è andato a bersaglio domenica scorsa nel primo turno di Coppa contro il Teramo nel 2 – 0 maturato al Mancini di Fano. Si arricchisce dunque la schiera di calciatori che dalla Recanatese hanno spiccato il volo verso il professionismo. Una storia che sino a qualche anno fa si limitava al mitico Giuseppe Farina che arrivò anche in Nazionale e giocò in serie A con Torino, Sampdoria e Udinese negli anni 50, al fratello Ettore che militò con l'Anconitana, a Davide Possanzini che dal giallo rosso passò al granata del Toro e poi alla Sampdoria, al Palermo, al Brescia e alla Reggina con la cui casacca fece piangere anche l'Inter allo stadio Meazza, e infine a Nicola Moretti che qualche stagione fa collezzionò qualche gettone con l'Ancona in Lega Pro.
 

 

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